Di Marilù Greco
I sopravvissuti della redazione di Charlie Hebdo non rinunciano al diritto di “essere blasfemi”. Mercoledì una nuova sfida. Il settimanale satirico è tornato in edicola con nuove vignette addirittura in tre milioni di copie ( rispetto alle 60.000 abituali ) tradotto in sedici lingue e distribuito in tutto il mondo. Le vignette ancora una volta sono su Maometto. ” Sketch, disegni e proposte…volevamo fare vignette che ci facessero ridere e non solo disegnare sulla spinta emotiva e simbolica. Abbiamo lavorato e poi alla fine la soluzione è arrivata“. Così Luz, vignettista di Charlie Hebdo, ha raccontato la genesi della vignetta su Maometto, la prima dopo l’attentato jihadista. Almeno due le osservazioni degne di evidenza : la voglia di ricominciare senza alcun indugio, la scelta del personaggio. “Maometto è il mio personaggio” ha ribadito il vignettista; ” Ma noi siamo disegnatori, amiamo disegnare: tutti hanno disegnato, come ogni bambino, ma ad un certo punto hanno perso la capacità di guardare il mondo ad una certa distanza. Ho disegnato Maometto e poi ho scritto ‘ Io sono Charlie ‘. L’ho guardato e ho aggiunto: ‘Tutto è perdonato’. Poi ho pianto. Avevo trovato la soluzione…Ed era la nostra soluzione, non erano tutto quello che gli altri volevano che noi facessimo“.
Il direttore del giornale Charlie Hebdo, Charb, in seguito all’incendio della sede del giornale nel 2011, e dopo continue minacce di morte, in un’intervista del 2012, a questo proposito aveva detto: ” Non ho paura delle rappresaglie. Non ho figli, non ho una moglie, non ho un’auto, non ho debiti. Forse potrà sembrare un po’ pomposo, ma preferisco morire in piedi che vivere in ginocchio.” E forse dovremmo ricominciare proprio da qui.
Nata a Brescia il 29 Marzo 1992, ha vissuto a Cosenza fino al 2010, anno in cui si è trasferita a Roma. Questa vincente combinazione di luoghi diversi ha permesso che ad ogni presentazione di un documento di identità seguisse, puntuale, la stessa medesima domanda: “Ma sei di Brescia?”. Accompagnata da tipica e grottesca imitazione di accento calabrese. Ragazza determinata, tenace e impulsiva; adora i film horror e il cibo in tutte le sue forme. A detta di alcuni è un po’ pazzoide, di certo con lei una tranquilla serata puó diventare un’avvincente avventura; ma, dopotutto, come diceva Coelho: “se pensi che l’avventura sia pericolosa prova la routine. È letale."