Tutti al Taste o… fuori di Taste?

Taste: sappiamo tutti davvero cos’è, come e dove nasce? Oppure belando come pecore impazzite seguiamo il gregge? (Ucci ucci sento odor di pecurucce…) Abbiamo capito, su via, vorrà dire che racconterò un po’ di cose su questo delizioso evento di nome Taste.

Andiamo con ordine: che significa il vocabolo “Taste”? Assaggiare, assaporare, gustare, degustare, buongusto, provare.“Share” invece sta per condividere, partecipare, raccontare.
I due pilastri alla base di questo gustosissimo evento sono loro: Taste e Share. Un biglietto di sola andata per un viaggio nel gusto di sapori, stili, estetica, cose e idee.
Grandi diceva:

“c’è molta verità nel detto che l’uomo diventa ciò che mangia.
Più grossolano è il cibo, più grossolano sarà il corpo.”

Gli amanti e gli appassionati di enogastronomia possono iniziare a leccarsi i baffi.
Dal 17 al 20 Settembre è andata in scena la decima edizione dell’evento Taste a Roma, il salone dedicato alle eccellenze del gusto italiano e del design della tavola. Questa edizione, rispetto agli anni passati, è stata un appuntamento ancora più speciale, essendo il 2015 l’anno dell’Expo, in cui l’alimentazione è sul palcoscenico da ogni parte del mondo.
Com’era il cibo? Di qualità naturalmente.

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Taste ha celebrato i suoi primi 10 anni e il percorso che lo ha portato a diventare il luogo dove ogni anno, tra cibi, vini, oggetti e idee, si danno appuntamento i cultori del food.
Che si tratti di semplice attenzione a farine e materie prime particolari come Kamut, Farro, Enti o Mais, o piuttosto uno studio accurato sulle diete contemporanee, per intolleranti al lattosio, celiaci, diabetici o persone che necessitano di prodotti a ridotto contenuto di grassi, sono sempre di più i food brand che hanno sensibilizzato la propria attenzione sulla produzione di queste tematiche. Dal senza glutine al senza lattosio, c’è una vera e propria lotta contro le allergie ed è sempre più inarrestabile, trasformandosi in un vero e proprio elogio del “levare”. Sono tanti i prodotti celebri sul mercato; tanti i marchi, dai più noti a quelli di nicchia, a essere reinventati assecondando queste esigenze.

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Taste è per chi ama le “cose ben fatte”, per chi vuole “Taste” -are piatti di grandi chef, per chi desidera iscriversi ad uno showcooking (il quale non è altro che un teatro-arena cultura-gastronomica; il luogo dei dibattiti e delle idee in cui i protagonisti del mondo del cibo si sfidano sui temi più curiosi legati alla tavola contemporanea, al cibo e al gusto, interpretando l’attualità e anticipando le tendenze future). In più, il programma è sempre ricco di eventi e gare di cucina tra i migliori piatti degli chef, che hanno tra l’altro un costo compreso tra i 5 e i 7 “sesterzi” (la moneta usata in antichità a Roma); il piatto World of Taste è costato invece 10 sesterzi.

L’idea è quella di creare un’atmosfera rilassante e divertente all’interno dei giardini delle pensiline dell’auditorium, come fosse un gigantesco pranzo in campagna all’insegna del gusto e del piacere, in compagnia di artisti al fornello, rievocando il retrobottega degli artigiani, fucina di delizie dolciarie e salate, dove si compiono le alchimie del gusto.
I migliori pasticceri, panettieri, pizzaioli e cake designer sono pronti a svelare i trucchi degli impasti perfetti da preparare nel vostro forno di casa.foto6taste

Il Taste è un un evento da vivere in famiglia, con tante attività dedicate ai bambini presso l’Area Kids, dove i genitori possono divertirsi a guardare i loro piccoli buongustai o a affidarli a mani esperte per un pomeriggio di relax o per il Blind Taste (che non serve per quello che pensate voi…!): si è bendati per stimolare la fantasia, per riconoscere i sapori ‘al buio’ e scoprire di possedere un sesto senso, quello “gastronomico”! Il pubblico, con occhi ben sigillati, si siede intorno ad un grande tavolo ed è guidato all’assaggio, in questa esperienza sensoriale fuori dal comune, con indizi e curiosità.

Il Taste è un viaggio tra le storie e le tradizioni di tutto il mondo, da chi coltiva a chi consuma.
A Taste of Roma quando in mano non hai un piatto hai di sicuro un bicchiere, perché non si resta certo a mani vuote!foto3taste
Electrolux Chefs’ Secrets, Electrolux Taste Theatre, The Lab, Il caffè delle meraviglie con Musetti, il Blind Taste con Leffe, in Cucina con Snaidero e l’Area Kids sono solo alcune delle attrazioni che hanno animato l’edizione di quest’anno di Taste of Roma che, tra le novità, ha proposto anche un menu più ampio: ai consueti tre piatti icona di ogni ristorante si è aggiunta una quarta portata speciale ispirata al tema World of Taste; un ingrediente scelto dallo chef ha reso più internazionale la cucina della capitale, in omaggio a EXPO 2015, e tra i paesi che hanno “contaminato” il quarto piatto ci sono il Vietnam, l’India, il Bangladesh, la Corea, il Giappone, la Bolivia, la Thailandia e la Norvegia, giusto per citarne qualcuno.

Non mi resta ora altro che augurarvi buon appetito per il prossimo Taste e, tanto per essere informali e inerenti al tema,

IYI YOLCULUKLAR (Buon viaggio!!)

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