È come quando prepari uno scatolone per portarlo in soffitta: cerchi di fare spazio nel presente, riponi con cura i ricordi sul fondo, li distanzi, li separi, magari hai anche un criterio cronologico per sistemarli. Vedi passarti tra le mani e la mente anni, momenti, sensazioni, sentimenti, lacrime amare e di gioia fino a quando lo scotch non ricopre per bene i quattro lati della scatola. La posi e quasi te ne dimentichi. Finché, un bel giorno qualcosa ti riporta indietro con una semplice parola: MSN.
The Microsoft Network (significato dell’acronimo MSN) fu il primo sistema di messaggistica online che diede la possibilità di muovere i primi passi nelle conversazioni dell’era digitale. Prese piede nel 1995 e si sviluppò negli anni dell’adolescenza della generazione anni ’90 diventando poi Windows Live Messenger. Sentire queste tre lettere consecutivamente (MSN) è come salire in soffitta e aprire lo scatolone dei ricordi. Mi rivedo quindicenne, con lo zaino della Eastpak viola sulle spalle, le Converse scozzesi ai piedi e chissà quanti sogni per la testa. Ho esattamente il doppio dell’età adesso eppure non dimentico il computer fisso, enorme, che faceva parte dell’arredamento in salotto. Non era facile, un tempo, avere la connessione internet, di sicuro non era illimitata e si dovevano rispettare determinati orari per connettersi. Subito dopo pranzo era il momento perfetto: aprivi il computer mezz’ora prima, come quando ti alzi ma prima di svegliarti devi bere tre caffè. Cliccavi la pagina iniziale e speravi che la persona che ti faceva battere il cuore fosse online. Magari all’inizio impostavi la modalità “invisibile”, per sbirciare un po’. Non lo sapevamo affatto che quelli erano i nostri primi passi in un mondo soggetto a cambiamenti alla velocità della luce. Eravamo così ingenui e timidi anche dietro ad uno schermo, anzi, oserei dire che spesso lo eravamo di più. Per sentirci più sicuri scrivevamo CoSì E aNcOrA OgGi NoN RiEsCo A CoMpReNdErNe Il MoTiVo.
Ma, se esiste una parola che ha segnato la mia generazione è soltanto una: trillo.
Cos’era il trillo? Beh, per alcuni un “incubo”, per altri un “promemoria”, per altri ancora un “sbrigati, ti devo parlare”. Non esiste un significato univoco di “trillo” ma di sicuro appena leggi questa parola un sorriso nasce spontaneo, è inutile che lo nascondi!
Ti vedo eh, non sei mica invisibile.
Può un semplice sistema di messaggistica renderci così simili? Nostalgici di un tempo così bello e puro? Sì.
A riprova di questo, basta porre la domanda:
“Se ti dico MSN cosa ti viene in mente? (aneddoti, sensazioni, ricordi)”.
Ed è qui che avviene la magia. Lo scotch di quello scatolone viene tirato via con veemenza, si svuota di tutti gli attimi trascorsi e ci si abbandona ai ricordi.
Il liceo e la spensieratezza. Andare ad usare il computer di casa (non avendone ancora uno proprio) nei momenti in cui era libero e litigare con mio fratello per restare a chattare ancora qualche minuto in più. Chattare con compagni di classe e amici con i nomi più strani contorniati da mille emoticon, cercare e aggiungere il tipo che mi piaceva e magari non parlarci mai, essere aggiunti da persone con cui poi si è creata una bellissima amicizia, i blog di MSN, pieni di pensieri, canzoni e immagini assurde.
Ecco un altro ricordo felice: il blog di MSN.
Chi non ha speso ore ed ore a decorare il proprio con foto, colori, racconti di gite scolastiche? Chi non si è sfogato lì sopra scrivendo delle prime delusioni d’amore?
Chi non ha raccontato di quando aveva bevuto qualche Bacardi in più un sabato sera e si sentiva un sovversivo?
Il blog aveva una sezione apposita per caricare le foto. Sì, le foto. Ma non i selfie. No. Erano quelle foto in cui ci si metteva in posa, quelle foto in cui si faceva a turno per prendere tutti nella stessa. Oltre ad attaccarla al muro in cameretta la si metteva lì, “online”, ma non per smania di mostrarsi. Era una questione di affetto per noi.
C’è chi definisce MSN come: Momento della vita nel quale ho vissuto le “prime autentiche emozioni”. Era una continua aspettativa: ti connettevi soltanto per vedere se ti scriveva quella persona.
Sorrido mentre leggo le tante risposte alla domanda “Se ti dico MSN” e mi rendo conto di quanto siamo vicini l’uno con l’altro, di quanto siamo simili in un tempo andato.
L’8 aprile del 2013 chiude la piattaforma Windows Live Messenger che viene sostituita da Skype e con essa noi non vestiamo più i panni di adolescenti liceali.
Quante cose sono cambiate in sette anni? Quante cose ancora cambieranno? In che modo si evolveranno le relazioni? Tutto questo è da vedere, certo.
Ma, nel frattempo oggi, un trillo mi riporta alla mia adolescenza.
Uno solo però, che farne più di tre nello stesso minuto è considerato reato!