In Italia riparte il mondo della cultura, tra passato e futuro

In questo  anno e mezzo di pandemia la nostra socialità è stata stravolta, anzi bloccata, l’incontro fisico con l’altro è apparso come fonte di contagio; ancor più gravi gli assembramenti, che non sono altro che riunioni tra più persone, all’aperto o al chiuso.

Tutto ciò quest’anno si è trasformato in incontri online, webinar ed eventi in streaming, più o meno grandi. Ad  essere  colpito, in special modo, è stato il mondo della cultura ad ogni livello; dai grandi convegni e congressi, possibili solo a distanza, agli spettacoli degli artisti di strada che si sono dovuti inventare nuove modalità di incontro.

In questi mesi si sono organizzate piccole esibizioni, per esempio, nei condomini, nei cortili, nel rispetto delle normative anti-covid oppure ci si è trasferiti dalla strada  al web.

Il mondo degli artisti di strada coinvolge decine di migliaia di artisti, la città di Milano, a titolo di esempio, ne conta 1700, ma sono molto numerosi anche a  Roma e nelle altre grandi città dove godevano del grande flusso turistico che transitava nelle piazze e nelle metropolitane.

Tra gli incentivi  stanziati dopo l’emergenza Covid, ricordiamo il fondo di emergenza di 15 milioni di euro per l’anno 2021 per il ristoro degli operatori nel settore dei concerti e della musica dal vivo.

Il decreto sostegni bis, pubblicato il 25 maggio 2021, introduce poi una serie di tutele assistenziali e previdenziali, indennità di malattia e maternità , assicurazione Inail, una nuova indennità di disoccupazione  e agevolazioni per accedere alla pensione.

Queste misure sono rivolte a lavori dipendenti o autonomi che non abbiano però un contratto a tempo indeterminato, e che quindi, in questo periodo hanno sofferto particolarmente.

Da circa un mese,  grazie ad una campagna vaccinale che procede a ritmo sostenuto lo spettacolo dal vivo ha ripreso a vivere nei teatri, ma non solo; ricordiamo la stagione lirica dell’arena di Verona che vedrà tra le opere Cavalleria Rusticana di Mascagni e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo.

Tornano anche le grandi feste della Musica come l’Ama Music Festival di fine Agosto che sarà occasione per tanti giovani di tornare  ad incontrarsi e ballare in sicurezza.

Ma tornano anche i grandi festival della cultura come il Festival dell’Economia di Trento, che si è da poco concluso, con la sua sedicesima edizione, dal titolo: il Ritorno dello Stato, tema, come mai, attuale; ora che la pandemia ha ridisegnato il nostro rapporto con le Istituzioni, che nell’ultimo anno ci hanno imposto, loro malgrado, restrizioni che fino al giorno prima non avremmo neanche immaginato.

L’evento che ha visto l’incontro di filosofi, economisti e uomini di cultura da tutto il mondo, si è svolto in modalità mista, con eventi dal vivo trasmessi anche in streaming; ricordiamo poi il ruolo della radio, un mezzo che attraverso le dirette di Rai Radio 1 e Rai Radio 3 ha portato il Festival nelle case di milioni di Italiani.

Si è appena concluso anche “Libri Come” il Festival del Libro e della Letteratura all’auditorium Parco  della Musica di Roma, che quest’anno non ha avuto un tema portante, perché, come ha dichiarato Rosa Polacco, curatrice del festival insieme a Marino Sinibaldi e Michele De Mieli, “Qualunque parola avessimo scelto, visto il periodo che stiamo vivendo, sarebbe stata manchevole e in certi casi persino ingombrante.”

Questi sono solo alcuni esempi, della vivacità culturale del nostro Paese che speriamo possa tornare ad esprimersi al meglio, perché solo grazie alla creatività saremo ancora capaci di guardare lontano.


Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dei ventenni