Una tela con tanto di cornice appesa ad un muro dal colore neutro, con davanti una catena tesa fra dei paletti a fare da separé con i visitatori e con affianco un cartellino che recita la frase: “io sono io, noi siamo noi e questo è quanto” in inglese, come titolo dell’ opera. Tutto normale se non fosse che si trova all’ aperto su una strada trafficata di Milano con molte persone che passano sul marciapiede e alcuni curiosi che si fermano a guardare e a fare una foto proprio come in un museo. Il soggetto dell’ opera è Matteo Renzi che, elegante e accompagnato dalla fidanzata Elena Maria Boschi, si presenta ai genitori di lei ossia Mario Draghi e Angela Merkel. Ma alle spalle del presidente del consiglio spuntano altri Matteo questa volta, però, reduci da feste brave. C’ è quello vestito da coniglio, quello con il sombrero e una birra in mano e quello con un fascia rosa con la scritta BAD GIRL. L’ intento di Beast, pseudonimo dello street artist milanese, è quello di mostrare l’ Italia che ha vissuto per troppo tempo spendendo troppo e ora si trova a dover riacquistare una credibilità all’ estero ormai compromessa, come ha dichiaranto a ilfattoquotidino.it. Il titolo dell’opera è molto particolare, l’autore ha dichiarato nelle pagine dello stesso quotidiano di rifarsi alla famosa frase: “perché io sono io e voi non siete un…”- penso che si sappia come finisce – che viene pronunciata dal Marchese del Grillo nel film omonimo, interpretato da Alberto Sordi. Nella scena questi evita di andare in galera insieme ad altri straccioni perché appunto è un nobile. L’ accostamento che viene fatto al Marchese è molto interessante, lui infatti ha un linguaggio molto schietto, che sconfina nell’ arroganza e in più è un burlone che prende in giro tutti compreso il papa e la Giustizia facendola sempre franca, ma allo stesso tempo non cerca di sovvertire l’ ordine delle cose perché non vuole perdere quei privilegi che ha essendo un nobile nella Roma papalina.
Beast impiega ore per la messa in posa dei suoi personaggi nel fotomontaggio con l’ intendo di divertire il suo pubblico, ma insieme al sorriso viene anche la riflessione sull’ attualità. Miscere utile dulci. Curiosamente questi non si definisce un artista e infatti, sempre nelle pagine dello stesso quotidiano, dichiara: “Arte? Non penso di fare arte, ho troppo rispetto per gli artisti che ammiro per definirmi tale. Realizzo collage e li espongo. Se riesco a farti ridere, ho fatto centro” e in più “nei miei lavori cerco di evitare un giudizio strettamente politico, piuttosto mi appassiona la persona dietro al leader, quello che la sua faccia riesce ad esprimere oltre le parole che qualcuno gli ha scritto”. Come soggetti non ci sono solo Renzi e i rappresentanti del PD, ma anche Berlusconi e i suoi. Quest’ ultimo, ad esempio, viene ritratto seduto su una poltrona in una stanza che cade a pezzi in un quadro dal titolo: “I’ ve got friends with two faces, but I don’t have one damn soul”, che lascia poco all’ interpretazione.
Questo street artist ha affisso le sue opere in Europa e in America, come a Grenoble, Monaco, Berlino, Ginevra, Albertville, Los Angeles, solo per citarne alcune e proprio in questi giorni a Milano in Corso Garibaldi Beast ha esposto nuovi quadri su rappresentanti del PD come D’ Alema dal titolo “Stayed away a thousand days and things have changed like a decade”. Comunque le opere di Beast vengono a volte rimosse da passanti o dalla polizia, ma possono tutte essere visualizzare sul suo sito beastmaster.tv.