Intervista ai ragazzi di Fuorisentiero, per conoscere la Basilicata nella sua naturale bellezza.
La Basilicata è una regione diversa dalle altre del sud Italia.
Unica regione a doppia denominazione, è un terra dalle antichissime origini dove silenzio, colori, profumi e sapori portano lontano dal frastuono e dallo stress della vita moderna, regalando sensazioni uniche.
La denominazione antica “Lucania” deriva molto probabilmente dal latino “lucus”, bosco, ed è infatti di boschi e di foreste che si ricoprono le montagne appenniniche che caratterizzano il paesaggio lucano insieme ai piccoli e suggestivi borghi fin sopra i 1000 m di altitudine, dove l’aria pura e le bellezze della natura si uniscono alle testimonianze storiche per soddisfare ogni desiderio di conoscenza.
Ed è proprio di queste sensazioni che un gruppo di ragazzi potentini ha deciso di farsi portavoce e promotore creando “Fuorisentiero”, un’associazione di giovani amanti della montagna e di Guide Ambientali Escursionistiche che ha l’obiettivo di favorire forme di turismo lento ed ecosostenibile, divulgare una cultura della montagna e di valorizzazione delle aree interne, progettare nuovi percorsi e promuovere esperienze eco-compatibili.
Ne parliamo con Leonardo Galante, uno dei membri di Fuorisentiero, per conoscerli meglio e farci spiegare di cosa si occupano.
- Ciao Leonardo, raccontaci in cosa consiste il vostro progetto.
Fuorisentiero nasce da un gruppo di giovani ragazzi che attraverso la promozione del territorio vogliono trasformare la loro passione per la montagna in una professione. Oggi Fuorisentiero è un’associazione di Guide Ambientali Escursionistiche che, oltre a promuovere escursioni guidate e trekking in tutta la Basilicata, si occupa di progettazione della sentieristica e di tutela ed educazione ambientale. Da poco è anche un’agenzia di viaggi ecosostenibili e tour operator incoming in Basilicata.
- Qual è il vostro bacino di utenza?
Le ricchezze naturalistiche del nostro territorio e la sua varietà consentono di proporre una vasta offerta adatta ad un target molto ampio, che va dai minori agli over 65, dai principianti ai più esperti. Al momento la maggior parte dei nostri utenti proviene dalle regioni limitrofe fino al Lazio, ma uno dei prossimi obiettivi è proprio quello di riuscire a raccogliere un bacino ben più ampio.
- Durante le vostre attività di studio e di fototrappolaggio avete potuto constatare l’esistenza di specie animali e vegetali di cui si erano perse le tracce in Basilicata. Ve lo aspettavate o no?
Quella del fototrappolaggio è una delle attività che ci sta regalando maggiori soddisfazioni. In collaborazione con Donato Franculli, tecnico faunistico già attivo nel monitoraggio e nello studio della fauna selvatica, abbiamo potuto confermare la presenza di specie quali il gatto selvatico, la lontra, il picchio rosso mezzano, ma anche di specie del tutto inaspettate quali il Tarabusino, un volatile che in Basilicata non si vedeva da tempo.
- Come hanno risposto le istituzioni al vostro progetto?
Nonostante le difficoltà economiche in cui versano le amministrazioni locali, in alcuni casi abbiamo riscontrato un notevole interesse e voglia di investire nei nostri progetti, sia tramite la concessione di spazi sia di risorse umane ed intellettuali.
- Il Coronavirus ha influito sulle vostre attività? Come?
Abbiamo deciso di costituirci come tour operator in piena emergenza sanitaria e in periodo di completa crisi del settore turistico. Questo perché siamo consapevoli che la nostra proposta di attività all’aperto ed ecosostenibili avrebbe riscontrato comunque un notevole interesse. Dopo la stagione estiva possiamo ritenerci soddisfatti.
- E l’inverno? Come lo affronterete?
Dal mese di luglio come associazione gestiamo il Rifugio La Casermetta di Tito, in provincia di Potenza. Presso questa struttura terremo progetti scolastici ed organizzeremo corsi di formazione per Guide e amatori. Proseguirà inoltre l’attività di Tour operator e di promozione e presidio del territorio.
- Idee, ambizioni, progetti per il futuro?
Le idee ed i progetti per il futuro rimangono quelli che ci siamo prefissati sin dall’inizio: rendere fruibili le zone rurali e le aree interne della Basilicata per valorizzare il suo patrimonio naturalistico e creare una microeconomia e posizioni lavorative legate al turismo lento, culturale ed ecosostenibile.
La Basilicata è una terra meravigliosa, da scoprire con calma, passo dopo passo. E se ad accompagnarvi in questa scoperta sono i ragazzi di Fuorisentiero, vi assicuro che ne rimarrete estasiati.
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