Chi ama la musica e quelle melodie così particolari da catapultarti su un altro pianeta, non può non aggiungere alla propria playlist l’instancabile voce di Federica Siciliani, classe ’92, calabrese di nascita ma dallo spirito internazionale.
La cantante nata a Paola (CS) ma cresciuta a San Lucido, tra le onde del mare e “strani amori” di Laura Pausini cantata sulle scale di casa all’età di due anni, ha sempre avuto musica intorno a sé, per via di una mamma e di un nonno materno che non hanno mai smesso di amare la musica. È proprio da quest’uomo che prende l’energia che la contraddistingue, dagli spettacoli musicali organizzati per il paese, alla satira politica e alle leggende che riportava nei testi delle canzoni che scriveva. Insomma: Federica ha nel suo DNA versi e musica e di questo, dopo 28 anni, ancora si ciba quotidianamente.
“Quali sono i tuoi gusti musicali?” chiedo, mosso da curiosità.
Con tanta indecisione e l’obbligo di dover trovare una risposta tra i mille che ama, nomina cantanti come Ray Charles, Etta James, Beyoncé, Amy Winehouse, ricordando che «Laura Pausini non mi è più così vicina». Ma Amy resta suo faro ed ispirazione, perché ama la commistione tra «sensibilità, forza e coraggio che metteva sul palco» e aggiunge: «Beyoncé è anche il modello che amo, ma è così perfetta che non riesco a ispirarmi a lei totalmente».
Federica Siciliani si forma in una scuola di musica a Paola, sulla costa cosentina, per poi continuare i suoi studi presso l’Accademia Caccini di San Fili (CS) a cui rimane molto affezionata; la sua straordinaria voglia di migliorarsi la porta a frequentare anche il triennio canto pop del Conservatorio di Cosenza con il docente Massimo De Divitiis, fino alle sue lezioni one to one con il vocal coach Albert Hera che la segue ormai da anni.
Ma in tutto questo tempo “hai sempre cantato sola o anche in gruppo?”
«Ho avuto la mia prima band a 22 anni, in cui c’erano professionisti conterranei come Ivan Volpentesta, chitarrista che ha accompagnato interpreti come Alan Sorrenti e Laura Bono; Roberto Chiappetta e Gianpaolo Noce, bassista e chitarrista rispettivamente, che hanno suonato con Ivana Spagna e Ricchi e Poveri». Sul territorio del sud Italia sono diventati la band ufficiale della Fondazione Exodus di Don Mazzi. «E poi, sono arrivati i BeMove» condivide con tono fermo e felice, gruppo composto dalla voce di Federica, Alessandro Lombardi alla chitarra, Francesco Sicoli alla batteria e Fanuel Mancaruso al basso: «la sintonia umana e musicale con loro è pazzesca!». Chi ha avuto la possibilità di vederli, infatti, non ha modo di rimanere fermo, perché ogni nota richiama movimento. Tra la chioma di Federica che si muove a tempo di musica e la passione dei musicisti stessi, l’energia è trascinante.
“So che hai scritto una canzone, non la prima della tua vita, ma l’unica che hai deciso di rendere pubblica.” Qui, con occhi pieni di riservatezza e orgoglio tramutato in emozione profonda, Federica annuisce e mi presenta È tempo per noi, canzone pubblicata il 10 Aprile 2020, che parla di sé, di questo periodo in casa, ma diretta «a chiunque voglia sentirla sua».
“Come nasce questa canzone?” «Nasce come dedica a me stessa, ma parla di amori impossibili, dell’amore di una madre per un figlio»; Federica è infatti madre di un meraviglioso bambino, Gioele. “Quanto ha inciso tuo figlio nella scrittura del brano?” «È stato fondamentale e, se mai deciderò di essere coraggiosa nella mia vita, lo dovrò solamente a lui. Questa è una nuova Federica. Una Federica con Gioele».
La scrittura inizia nel bel mezzo delle giornate di lockdown, a marzo, nella sua casa in un paese completamente serrato perché zona rossa, tra un verso «appuntato su un foglio di carta»
e poi ripreso con forza per «abbandonare pensieri e parole». Il brano, presente su Youtube, ha un video homemade, con i disegni realizzati da Ferdinando Falcone, in cui Federica mostra il sole che la contraddistingue.
«Ho tanti altri pezzi scritti nel cassetto dei sogni, ma questa canzone aveva qualcosa in più». Federica Siciliani si mette a nudo, tra le sue insicurezze da ragazza, amica, sorella, madre e con la sua voce ci porta nel suo mondo, fatto di emotività e ricerca costante di felicità. In un periodo come questo siamo chiamati ad ascoltarci, senza aver timore di mostrare ciò che siamo, tra incertezze e paure.
Federica ha sempre avuto orecchio per la buona musica. Inizia a scrivere sin da ragazza, ma continua grazie ai consigli di Bungaro, il quale durante gli stage di scrittura da lei seguiti, ritrova nell’autrice e cantante calabrese un’ottima penna, ma soprattutto un grande cuore. Co-autore di questa canzone è Salvatore Tricanico, straordinaria voce calabrese, con arrangiamento di un professionista del territorio, Giacinto Maiorca. È un progetto in cui Federica crede molto e che è solo l’incipit di un qualcosa ancor più grande che la stessa cantante si augura di portare alla luce entro la fine di questo anno: «Sto lavorando ad un EP, dal genere New Soul, Electronic e R&B. Mi occuperò prima della scrittura e poi sceglierò tutti i professionisti che vorrei accanto a me».
Federica decide di mettersi a nudo, dopo questi ultimi anni in cui ha conquistato il territorio calabrese e non solo, guardando negli occhi il suo pubblico, ragione prima della sua grande emozione; tra un video girato in casa con qualche cover di canzoni famose e gli incontri con lo strepitoso gruppo pop-gospel Amoleid Voices di cui fa parte e con cui sta costruendo grandi cose, la cantante dal riccio indomabile si presenta al pubblico e alla vita, senza armature e con il suono della sua voce.
Conclude dicendo che non può che «annegare in energia positiva» e con questo motto, mentre accedo nuovamente a Youtube, tengo stretto l’augurio in È tempo per noi: «Tornerò a cantare fra la gente e non avrò paura più delle distanze; torneremo a prenderci per mano».
Anneghiamo in energia positiva.
Già pubblicato su Quotidiano del Sud – L’Altravoce dei Ventenni 18/05/2020