Diario di viaggio: Marocco on the road

Terra arida, tradizioni millenarie, medine brulicanti di persone, tessuti sapientemente ricamati e spezie dalle caledoiscopiche sfumature. Tutte queste sono le diverse facce che si fondono tra di loro in Marocco, quella parte di mondo tra mare e deserto, un ponte tra Africa e Europa. Monarchia costituzionale con una popolazione di oltre 38 milioni di abitanti, quinta economia del continente africano, dal 1912 al 1956 sotto il protettorato francese – del quale rimangono i palazzi art déco e un’influenza nel linguaggio non più così marcata come un tempo.

Perchè ho scelto il Marocco come meta per un viaggio on the road?

Dopo aver dovuto mettere da parte temporaneamente la mia passione per i viaggi, volevo riprendere con un luogo che mi permettesse di immergermi un contesto molto diverso da quello europeo. In termini di architettura, ritmi di vita, clima, paesaggi, cibi e tradizioni, il Maghreb ha moltissimo da offire e allo stesso tempo è a geograficamente più vicino rispetto ad altri luoghi esotici (Marrakech si raggiunge in poco più di quattro ore di volo dall’Italia).

Inoltre, il territorio marocchino è molto vario, se l’itinerario ve lo consente permettetevi di percorrere qualche chilometro in più per vedere tutte le diverse sfaccettature della Nazione: grandi città industrializzate, villaggi rurali, catene montuose, storiche medine, deserto, città costiere dedicate al surf. La fatica verrà ripagata da panorami unici e dalle scene di vita comune da assaporare lungo tutto il tragitto.

Inoltre, essendo il Marocco un Paese in via di sviluppo, risulta molto accessibile dal punto di vista economico (per un pasto si spendono in media tra i 10 e 15 euro – con porzioni spesso abbondanti!).

Cosa mi ha colpito?

Sicuramente la crescita del Paese: ammetto di essere partito con qualche pregiudizio. L’immagine che avevo del Marocco era quella che probabilmente si viveva nella realtà qualche decennio fa. Una volta arrivato a Casablanca ho trovato una città dinamica e moderna, con quartieri residenziali fronte mare e centri commerciali pieni di stores di marchi internazionali dell’abbigliamento. Soprattutto tra le grandi città sono presenti infrastrutture da Paese sviluppato come autostrade ben curate, treni ad alta velocità e porti come quello di Tangeri, strategico polo commerciale. Il fervore economico che si legge sui media riguardo la crescita del PIL c’è, e si vede. Anche in termini di sicurezza, nonostante aver percorso più di 2000 km in due settimane, mai registrato un problema o una situazione di discomfort.

La natura: se riuscite a spingervi fuori dalle città troverete dei luoghi di estrema bellezza, villagi della regione montuosa del Rif, rovine e resti romani nel sito – sapientemente conservato – dell’antica Volubis, le dune del deserto del Sahara, sentieri di montagna sul Monte Atlas. E se volete una vacanza più orientata al mare e relax, arrivate ad Essaouira, ex dominazione portoghese sulla costa atlantica.

La cultura: modi di vestire, una ricca tradizione culinaria, una società ed un economia a forte trazione agricola e conoscenza del territorio; la tradizione araba e islamica fatta di famiglie numerose, rituali sacri e lunghe celebrazioni. Tutto questo si traduce in forte senso di comunità: osservando molte scene di vita quotidiana ho avuto la percezione di aver fatto un salto nel Sud Italia di qualche decennio fa, un mondo più lento e meno fighetto, dove si parlava per strada e dai balconi e le porte di casa erano sempre aperte.

Consigli personali – highlights:

Casablanca, Moschea di Hassan II: edificata nel 1993 per volontà del Re Hassan II, è un’imponente struttura con una capienza di 20,000 fedeli. La sua particolarità è la posizione sul mare: al tramonto i suoi marmi di Carrara – tutti certosinamente lavorati nelle decorazioni e geometrie – assumono toni dal fascino particolare.

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Chefchaouen (the blue city): questa piccola città nel Marocco settentrionale è famosa per i suoi edifici dipinti di azzurro, eredità di una comunità ebraica che occupava precedentemente la città. Si trova alle pendici delle montagne del Rif; nonostante sia divenuta meta turistica nel corso del tempo per la sua unicità, tra i suoi vicoli si riesce comunque ad assaporare il Marocco verace.

Escursione nel deserto: ovunque vi sia possibile raggiungere le dune del Sahara per un’escursione (sia essa con jeep, quad, o cammello) o bere un thè nel magico silenzio del deserto è un’esperienza da inserire nel vostro libro dei ricordi.

(Foto in copertina e nel testo dell’autore)

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Lavora con i numeri ma ama le parole. Le sue radici affondano nella Magna Grecia, ma dopo aver vissuto in 5 nazioni su 2 continenti ha molti posti che può chiamare casa. Con lo zaino sempre pronto. Storyteller wannabe