Eccoci qui, nella bellissima infusione milanese, al Palazzo del Ghiaccio, dove convergono una variegata mistura di stili e influenze, generate da geni che provano a esprimere la propria porzione di consapevolezza attraverso le parole, le immagini, le figure, le sinergie, le manifestazioni, le coesioni e le proprie scelte.
Scelte fatte pur di conoscere il mondo un po’ meglio, attraverso le parole di chi ha avuto, ed ha, la sensibilità di indagare leggermente più a fondo il dolce velo di Maya, o attraverso le parole, di chi, solo per diletto e per allietare, ha dedicato parte del suo tempo a scrivere o a editare.
In questi 3 giorni qui a Milano si raduna l’Editoria Indipendente Italiana. Bellissima!
Il libro è la macchina del tempo perfetta. Sempre alla portata di tutti.
Potersi immergere nell’Avanti Cristo, o nelle Conquiste Interstellari. Poter vibrare come il cuore di un soldato nel pieno della sua guerra, o poter amare profondamente la propria principessa, e gioire con il proprio impero. Poter integrare e vivere il valore morale di una dolce fiaba, o poter combattere pur di informare un mondo che ha tanto da disfare e fare per meglio creare.
Infiniti i mondi e infinite le porte da aprire, che solo il libro ci può dare.
Sono presenti oltre 50 case editrici. Indipendenti. Vuol dire che amano quello che fanno.
Amare.
Scambi di informazioni necessarie e fondamentali a progredire, maturare, migliorare, tutt’insieme, quasi all’unisono, ognuno con i suoi tempi, ma verso la medesima direzione. La Consapevolezza.
Ci si racconta aneddoti, storie realmente accadute e storie inventate, si parla di dinamiche del settore, della ricercatezza e delle influenze dell’artista in questione, delle ultime uscite e produzioni, degli scambi e degli incontri, delle prossime presentazioni, senza usare citazioni; si lavora di pura immaginazione.
La chiave dell’artista?
Essere presente nel momento!
La sensibilità e l’ascolto guidano alla magia.
Crea nuove opere che stimolino la fantasia!
I ragazzi di Emergenze di Perugia hanno negli occhi la luce. Si vede! Creano perchè amano divulgare, perchè amano rappresentare. Parlano il tono di una voce che ha influenze aldilà del tempo e vive nel presente per smuovere l’animo di ragazzi che sanno far ben convogliare ed esprimere la propria arte e il loro modo di amare.
Attraverso il Filo Rosso delle loro metafore mi riconduco alla Karma Factory di Roma, che imprime con mano, simboli e archetipi, sensibili e intimi, un mondo personale fatto di ricercatezza e di colori, di tessuti e stagioni. Serigrafie, tinte, quadri, bozzetti, colori, polaroid, vino e luppolo è il loro soave modo di raccontare Roma, una città che ha ancora voglia di imprimere e lasciarsi amare.
Bei momenti. Apprezzo un po’ tutto, dalla photo editor dell’Internazionale, ai colori di Zero calcare, da Gianni Sassi, dal quale avrei voluto imparare per meglio comunicare, alle edizioni internazionali e i designer dei giornali. Dagli editori agli scrittori, dalle bozze alle uscite speciali, dalla scelta della carta all’impaginazione radicale, dalla grafica da migliorare alla fiaba da colorare.
Mancava giusto un sottofondo musicale, ragazzi miei! In 3 giorni, potevamo ascoltare anche buona musica e danzare insieme alla luna!
Per fortuna che a Milano esiste il Coro Sospeso che fa le prove in metro!