La Camomilla è conosciuta sin dall’antichità per le sue molteplici proprietà fitoterapiche: già gli egizi (che avevano consacrato la piantina al Dio Sole), i greci e i romani la utilizzavano come sedativo e anche durante il Medioevo era considerata una vera e propria pianta medicinale.
Questa pianta possiede proprietà antispasmodiche che portano ad un rilassamento muscolare e che di conseguenza possono favorire il riposo e dare un senso di benessere generale. Grazie alle sue proprietà antipiretiche (cioè in grado di far abbassare la febbre), antibatteriche, antimicotiche ed analgesiche veniva utilizzata nell’antichità anche per curare le ferite ed evitare che si infettassero.
Altro comune utilizzo è quello tramite impacchi, utilissimi per alleviare eruzioni cutanee, emorroidi, piccole ferite o bruciore e rossore agli occhi.
Questa pianta è il simbolo della forza nelle avversità e i giardinieri spesso la usavano per “curare” altre piante malate. Essi erano soliti circondare di cespugli di camomilla le piante malate e pare che in breve tempo si potessero osservare dei concreti miglioramenti.