2021 da batticuore: Olimpiadi, Europei di calcio e Mondiali di sci alpino
Gli stadi, le arene e i palazzetti ancora chiusi, i contagi che mettono a rischio la salute degli atleti e, di riflesso, la regolarità di tornei e campionati, bolle e protocolli sanitari per salvare il salvabile. Lo sport alla prova più dura: resistere all’emergenza sanitaria in un anno intensissimo, che abbiamo provato a riassumere per voi.
OLIMPIADI – Come poche altre volte in 125 anni di storia, i Giochi estivi saranno un evento che, per slancio ideale e valore simbolico, trascenderà il semplice significato agonistico. Dal 23 luglio all’8 agosto, Tokyo ci riproverà dopo la sospensione decisa dal CIO in primavera. Non vedremo più i campionissimi di inizio secolo: Usain Bolt e Michael Phelps. Chi potrà ereditarne il trono? Il nuovo fenomeno dell’atletica non vola in pista, ma in pedana: Armand Duplantis, 20enne astista svedese; in vasca, invece, aspetta solo la definitiva consacrazione lo statunitense Caeleb Dressel, 24 anni e 13 titoli mondiali in bacheca. Capitolo azzurri: a differenza di quattro anni fa, non ci saranno Niccolò Campriani, Tania Cagnotto ed Elisa Di Francisca. Anche Federica Pellegrini è vicina all’addio: la sua ultima sfida saranno i 200 stile libero, per provare a conquistare il podio a tredici anni di distanza dall’oro di Pechino. Il nuovo che avanza ha il volto della 15enne Benedetta Pilato, argento nei 50 rana ai Mondiali del 2019. Nel mezzofondo, poi, due carte pesantissime da giocare: Gregorio Paltrinieri e Simona Quadarella. L’atletica italiana proverà a rialzare la testa dopo anni di magra: Filippo Tortu e Marcell Jacobs vogliono un posto nella finale dei 100 metri; Gianmarco Tamberi ha un conto in sospeso con la sorte: nel 2016 perse i Giochi (e una probabile medaglia nell’alto) per infortunio. Infine, il sogno della figlia d’arte Larissa Iapichino, specialità della casa: salto in lungo. Scherma, tiro, pallavolo, pallanuoto, ciclismo su pista e sport di combattimento (con il debutto del karate) le altre carte da giocare per restare tra le superpotenze. Con un’incognita: la sospensione del nostro comitato olimpico, su cui il CIO si pronuncerà a fine gennaio.
CALCIO – I grandi campioni non abitano più qui: se si escludono Cristiano Ronaldo e zio Ibrahimovic, la serie A è oramai diventata un’onesta gregaria a ruota dei grandi campionati esteri. La pandemia, il crollo dei ricavi e le incertezze sul tema dei diritti televisivi hanno acuito fragilità e debolezze del calcio italiano, incapace di esprimersi ad alto livello anche nelle coppe. La riscossa delle milanesi in campionato può ravvivare l’interesse per un torneo dai contenuti tecnici mediocri, a prescindere dall’egemonia pressoché incontrastata della Juventus nell’ultimo decennio. L’estate ci dirà se la Nazionale avrà riconquistato il cuore dei tifosi: gli azzurri di Roberto Mancini si sono qualificati in scioltezza per gli Europei, mostrando persino un gioco di qualità contro avversarie non sempre irresistibili.MONDIALI DI SCI ALPINO – Stagione complicata per le discipline della neve a causa del virus: calendario ridimensionato, pochi spostamenti e i contagi che non hanno risparmiato tecnici e atleti. In ogni caso, confermati gli appuntamenti di cartello dell’inverno, a cominciare dai Mondiali di sci alpino di Cortina. Se il settore maschile sta attraversando una fase di declino, con l’eccezione del veterano Dominik Paris e del giovane slalomista Alex Vinatzer, in campo femminile le azzurre partono per vincere sia nelle discipline veloci, con la campionessa olimpica di discesa libera Sofia Goggia, sia in gigante, con Marta Bassino e Federica Brignone.
Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dei ventenni