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TUTTI I COLORI DEL MONDO

Avete presente quella voglia di prendere tutto e partire? Prendere una valigia, infilare dentro le prime cose che troviamo nell’armadio, chiuderla, uscire di casa e andare, andare via, scappare dalla quotidianità per cercare nuovi posti? Ecco, d’estate, più che mai, questa voglia di evasione e di scoperta di altro, altri luoghi, altre cose e altre persone, è insita nel nostro spirito, a prescindere dall’età. Non so se è solo voglia di viaggiare e scoprire nuovi posti, o è anche e soprattutto voglia di vita, di libertà. Perché si, viaggiare è questo, è vivere, scoprire come vivono persone come noi eppure tanto diverse da noi, è approcciarsi agli altri con curiosità, rispetto e voglia di imparare, apprendere il nuovo.

Io sono stata poche volte all’estero; in fondo, ho viaggiato poco, e per lo più in Italia. Ma credo si possa imparare tanto, si possa imparare ad essere cosmopoliti e internazionali anche ascoltando le esperienze fatte all’estero da chi ci è vicino. Sono sempre stata incantata dai racconti di mio padre sui suoi viaggi, sulle sue visite a Tokyo, Londra, Mosca o la sua fantomatica cena “sotto una tenda beduina nel deserto”; così come ogni volta ascolto con entusiasmo i miei amici raccontare delle loro esperienze e dei loro viaggi.
Voltaire diceva “il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.” Io ci credo fermamente. Anche perché non basta viaggiare per essere “cittadini del mondo”, bisogna anche viaggiare guardando il mondo da diverse prospettive, senza essere chiusi nella propria visione delle cose, senza rimanere ottusi. Il mondo non è solo bianco o nero, esiste la scala di grigi così come l’arcobaleno, la scala di colori dalle innumerevoli tonalità. E mi piace pensare che viaggiare, conoscere il mondo, anche tramite i racconti degli altri, è questo: è scoprire ogni volta un colore diverso, una gradazione differente di colori.

Essere internazionali è immergersi nella mentalità, nella cultura di popoli diversi, scoprirla e cercare di comprenderla, assimilarne il più possibile idee, usi, costumi e lasciarsi influenzare positivamente da essi.

Questo mese abbiamo cercato di immergerci in mondi diversi; abbiamo guardato il contesto internazionale, ciò che sta accadendo nel mondo che ci circonda (a proposito, leggete la splendida intervista a Shida, ragazza israeliana di Tel Aviv); abbiamo anche capito fin in fondo che il mondo siamo noi, siamo cittadini del mondo e, in quanto giovani, siamo in grado molto più di altri di riuscire a creare una vera e propria cittadinanza internazionale, con progetti Erasmus e/o di scambio internazionale (vi consiglio vivamente il servizio di Martina a riguardo); abbiamo imparato che dal mondo c’è sempre da imparare e da apprendere, influenzandoci reciprocamente, importando ed esportando idee, pensieri, cose (e animali, come i dromedari in Sicilia).

Approcciamoci dunque al mondo con occhi nuovi, guardiamolo da angolazioni diverse e cerchiamo di scoprire tutti i colori che offre.

E a proposito di guardare le cose da prospettive diverse, noi vogliamo ricordare Robin Williams così, con il famoso discorso del prof John Keating,“Oh capitano, NOSTRO capitano!”

http://https://www.youtube.com/watch?v=MC_eV3Me2gQ

Elvira Scarnati

 

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