SCRIVIMI ANCORA – Cecilia Ahern

di Lidia Giudice

Il perché si dica che a Natale siamo tutti più buoni resta un bel mistero. Saranno molto probabilmente le luci che illuminano la città (tranne se sei di Cosenza, quelle fanno paura), sarà l’aria che profuma di mandarini e miele, saranno i caminetti, oppure sarà la mamma che inizia i preparativi per il pranzo, saranno le decorazioni dell’albero di Natale dalle classiche rosso e oro alle più fantasiose (alcune troppo fantasiose), oppure sarà il rientro a casa, per chi sta fuori sede, o il dare il benvenuto per chi è rimasto; oppure saranno i regali. Sicuramente. È inutile negarlo: ricevere un regalo è fantastico. Non ci rendiamo conto di quanta dolcezza ci sia nei regali: un amico, un fratello, la tua mamma o il tuo papà si alzano pensando a te, e sempre pensandoti entrano in un negozio e decidono di comprare un regalo con la speranza di vederti sorridere. Già questo pensiero dovrebbe renderci grati. Se poi il regalo è azzeccato, meglio ancora. Naturalmente esistono i regali standard, più semplici e sbrigativi in un secolo che va di fretta: vada per sciarpe e guanti, per le trousse (basta vi prego!), per i profumi, per i libri. Il problema dei libri è che per regalarli devi conoscere quasi perfettamente la persona che hai di fronte. Non c’è ne rendiamo conto ma i libri sono qualcosa di “intimo”, non puoi semplicemente entrare in una libreria, trovare la versione economica di un qualunque autore e sperare nella buona sorte. I libri vanno scelti con cuore, non per il prezzo. Un libro deve adattarsi a chi lo riceverà, ma deve anche stupirlo. Non fermatevi ai classici, alle vetrine, alle pubblicità,  cercate nelle librerie, si nascondono tesori.

scrivimigIl libro di questo mese, nonché possibile regalo per giovani fanciulle in vena d’amore è “Scrivimi ancora”. L’autrice è Cecilia Ahern, scrittrice irlandese nota ai più per il best – sellers ” P.S. I Love you “. Scrivimi ancora è il suo secondo romanzo pubblicato nel 2005, ma  ritornato alla ribalta grazie alla trasposizione cinematografica del 2014.

Alex e Rosie sono migliori amici fin da piccoli. Crescono insieme e ne combinano di tutti i colori insieme. Sono ironici e sarcastici, li adori fin da subito. Litigano e fanno pace come qualunque bambino,  e poi come qualunque adolescente.  Sono amici si, ma si sente sempre l’eco della gelosia e capisci che, infondo infondo, tra di loro c’è qualcosa in più. Alex, sul finire del periodo liceale, si trasferisce a Boston. Rosie rimane a Dublino ma, di li a poco, la sua vita cambia radicalmente e i suoi progetti di raggiungere Alex in America sfumano, e continueranno a sfumare più volte nel corso della storia.  Rosie ha una bimba e da giovane mamma deve mettere da parte i suoi sogni e scontrarsi con la realtà, ma non smette mai di arrendersi. Alex invece sembra seguire una strada costellata di traguardi e successi lavorativi, ma c’è sempre qualcosa che lo turba. Nonostante tutto non smettono di scriversi, di raccontarsi, le loro vite restano sempre intrecciate. Gli anni scorrono e gli amori, gli sbagli si susseguono, Rosie e Alex non  riescono ad allontanarsi l’uno dall’altro. Scrivimi ancora ha un grandissimo pregio: è un libro che fa ridere, ma non è quell’ironia che non si ferma a un sorriso sulle labbra, è quell’ironia che ti prende gli occhi e la pancia, che ti fa sganasciare dalle risate. Ciò, comunque, non gli impedisce di essere un libro intelligente e sagace. Cecilia Ahern riesce, attraverso i bigliettini e le lettere dei protagonisti, a raccontare una meravigliosa storia d’amore e d’amicizia, e ci riesce facendoti divertire.