Venti Blog

OOOPS…HO FATTO SESSO NON PROTETTO! – 4.0 Gonorrea: un nome complicato per una patologia semplice

Attenzione questa rubrica ha esclusivamente fini divulgativi, non fate autodiagnosi, in primo luogo perchè potreste sbagliare, in secondo luogo perchè non vorrei laurearmi e rischiare di non trovare lavoro.


2.0 Sifilide e Prostitute: un binomio vincente?4.0 Gonorrea: un nome complicato per una patologia semplice

La gonorrea è una secrezione involontaria di sperma o per essere più chiari, una secrezione frequente di sperma di cui non si ha coscienza e che si compie senza erezione del pene.

Galeno 129-216 d.C.

129-216 d.C. probabilmente leggendo queste date qualcuno si stupirà, in realtà la malattia è connaturata nell’uomo, costituisce un elemento costantemente presente nella vita dei popoli che si abbatte su questi ciecamente determinando, a volte, perfino il declino di grandi civiltà. Non stupitevi quindi se già Galeno, un’istituzione della medicina antica paragonabile a Steve Jobs nell’informatica, a Stephen Hawking nella fisica, descriveva i sintomi della gonorrea, perché questa, come gran parte delle malattie era, è, e forse anche sarà. L’intento di quest’articolo è limitare il numero di persone per cui la gonorrea sarà. Ma che cosa è la Gonorrea? Come ormai avrete capito i batteri sono avidi di gloria e fama, stavolta l’ambizioso attore si chiama Neisseria gonorrhoeae. Questo infido batterio che si trova nei liquidi genitali dei soggetti infettati riesce a raggiungere l’uretra, il canale da cui passa l’urina, e qui è in grado di danneggiare la parete favorendo la produzione della secrezione involontaria, che già Galeno descriveva. Il danno a livello della parete, funge da innesco per reclutare cellule del sistema immunitario, che però nel tentativo di eliminare i batteri, possono danneggiare ulteriormente la parete. Il danneggiamento della parete è dovuto anche al fatto che le cellule del sistema immunitario non riescono ad eliminare il batterio, richiamando altre cellule che amplificano il danno a livello della parete. Ma tutto questo che sintomi e segni clinici produce?

I sintomi e i segni di questa infezione sono diversi negli uomini e nelle donne. Negli uomini, le cellule del sistema immunitario nel tentativo estremo di eliminare l’aggressore, finiscono per suicidarsi, esattamente come i “kamikaze” giapponesi nel corso della seconda guerra mondiale. Il risultato di questo evento è la produzione del “pus” cioè di un ammasso di cellule morte appartenenti al sistema immunitario, che si riversa nell’uretra formando la secrezione involontaria già descritta nell’antichità. Questo primo importante sintomo si evidenzia quasi sempre entro i primi 3 giorni dal contagio. È importante trattare la patologia alla comparsa dei primi sintomi per evitare complicanze gravi come artriti del polso, infiammazione associata a ridotta mobilità del polso, ed orchiti, cioè infiammazione dei testicoli che può portare a sterilità. Raramente nell’uomo l’infezione è asintomatica.

Diversamente nelle donne l’infezione può essere priva di sintomi, per questa ragione le donne rappresentano il principale mezzo di diffusione della patologia. Le più accanite femministe penseranno che la necessità di preservare la salute dell’altro sesso non sia affare proprio, in realtà la gonorrea è una malattia subdola che, pur in assenza di sintomi, può portare ad infiammazione delle tube uterine e sterilità femminile, quindi è sempre necessario curarla.

Un altro valido motivo per non sottovalutare la patologia è la possibilità che questa sia trasmessa al neonato nel caso di un’eventuale gravidanza. Volete davvero che il vostro bambino nasca con una forma di congiuntivite che può portare alla cecità?

La modalità di trasmissione della patologia è quella sessuale. In base al tipo di modalità si distinguono forme di gonorrea anale, trasmesse tramite rapporti di penetrazione passiva ed anche forme orali, insomma se sapete di avere la gonorrea tenete chiusa la cerniera dei pantaloni e curatevi, anche perché la cura esiste grazie ai miracolosi antibiotici.

Come avrete capito amo essere ripetitivo ma si sa “repetita iuvant” e prevenire è meglio che curare, quindi usate il profilattico.

Exit mobile version