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Napoli (S)velata

Le iniziative culturali dell’autunno, come riparte la città di Pulcinella tra teatro, letteratura e arte.

A seguito della pandemia, momento di grande confusione e lutto, si è fatta strada una grande voglia di cercare nuove modalità di vita associata e produttiva.

La città di Napoli ha deciso di ripartire dalla cultura e dal turismo, dando sostegno ad un compartimento che soprattutto negli ultimi anni, prima dell’emergenza sanitaria, aveva visto una crescita esponenziale, ma che purtroppo è stato tra quelli più colpiti e che oggi più di altri risente non solo delle conseguenze del lockdown, ma anche delle misure di sicurezza attualmente in vigore.

“Estate 2020” è il programma che, con grande entusiasmo, è stato presentato lo scorso 15 luglio dal Sindaco De Magistris e dall’Assessore alla cultura e al turismo del Comune di Napoli Eleonora de Majo, i quali hanno dichiarato di voler riaprire gli spazi della cultura al fine di seminare occasioni di socialità culturale in tutti i quartieri della città, puntando sugli artisti locali e nazionali, e di voler rilanciare il turismo, passando anche per dei grandi eventi da svolgersi nel rispetto delle normative in grandi spazi preferendo l’ingresso gratuito.

Un’estate all’insegna del protagonismo dei territori, della trasversalità e della eterogeneità, della proposta e del coinvolgimento di professionisti del mondo dello spettacolo: “Sosteniamo la cultura, diffondiamo la bellezza” è il claim di quest’estate, e non solo, tutta napoletana.

 L’Assessorato è riuscito a costruire un lungo e articolato cartellone di eventi che va avanti ormai dalla metà di luglio e continuerà sino ai primi di ottobre, tutte le sere, in diverse location, offrendo un’occasione di socialità culturale al pubblico e, allo stesso tempo, di lavoro alle lavoratrici e ai lavoratori dello spettacolo. Il tutto, ci tiene a precisare l’amministrazione, è frutto di una grande sinergia interistituzionale.

Tra gli eventi in programma ricordiamo quelli presso il Convento di San Domenico Maggiore, in cui si sono tenute, e sono ancora previste sino a ottobre, una serie di attività: dalle prove teatrali alla presentazione di libri, ancora, agli incontri con categorie professionali culturali e turistiche, per discutere dell’analisi del presente, della criticità del momento storico in cui viviamo e su come “rinnovarsi” in vista dell’imminente futuro, alle mostre, il tutto necessariamente all’aperto. 

Inoltre, oltre 100 eventi in diversi luoghi della città sono stati previsti nel programma “ARTerie” fino a settembre.  

Il titolo del progetto non è affatto un caso, anzi, esso rimanda all’immagine della diramazione dei vasi sanguigni, metafora con cui si fa riferimento alla finalità del progetto in questione, il quale consiste – appunto- nella messa in circolazione di idee e arte, direttamente dal cuore pulsante del Maschio Angioino ai vari luoghi della città, che viene in considerazione come un solo ed unico grande corpo.


Dallo scorso 23 luglio fino al prossimo 6 settembre si tiene nella Cappella Palatina “Un’idea di India”. Sono esposte alcune coinvolgenti opere fotografiche nelle quali l’autore, Massimo Saretta, propone la propria visione dell’India maturata in numerosi anni di viaggi. Un percorso che ha permesso all’autore non solo di sviluppare le talentuose doti tecniche di fotografia ma, soprattutto, di vivere una ricerca personale di conoscenza della cultura e della spiritualità dell’India. L’evento è organizzato grazie alla collaborazione dell’Ambasciata dell’India in Italia a Roma e l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale.

Dal 7 agosto al 12 settembre è in programma la mostra ha come protagonisti quattro artisti: il fotografo Enrico Grieco, il pittore Mario Serra e i Maestri ceramisti Giampiero Di Lello ormai scomparso  e Raffaella Savastano che ha continuato il suo lavoro: “Materia Dinamizzata”
Il titolo si ricollega alla  materia con cui gli artisti realizzano l’opera, infatti è dinamizzata sia nelle opere che negli eventi che accompagneranno la mostra.
Nell’ambito dell’evento, a cura de Il Cantuccio della ceramica, saranno realizzati eventi di danza contemporanea in cui i danzatori si muoveranno all’interno dello spazio espositivo.

Dal 14 settembre al 18 ottobre, invece, si terrà la terza Edizione della Rassegna di Arte Contemporanea promossa dalla Curia di Napoli per la ricorrenza di San Gennaro: “Il Senso del Sacro, D’improvviso un altro mondo

La pandemia che ci ha travolti inaspettatamente, ha messo a dura prova l’umana fragilità, tema predittivo dello scorso anno. Ma “la visione di un futuro diverso, plasmato dall’utopia della speranza è la grande promessa, che prima di farsi categoria politica, deve tradursi in immagine, figura, narrazione artistica” – così padre Adolfo Russo scrive agli artisti, invitandoli a rappresentare la difficile ora della nostra storia. 

Questi e ancora altri sono gli eventi in programma fino ad ottobre, il calendario, consultabile sul sito del Comune, è ricco di altre iniziative culturali che comprendono anche la proiezione di film, una serie di concerti di musica da ascolto e di rappresentazioni teatrali e mostre. 

Tutti i cittadini possono in questo modo disporre di uno spazio culturale nelle vicinanze del loro quartiere di residenza, in cui incontrarsi e assistere a spettacoli in tutta sicurezza.
Tutti gli spettacoli sono gratuiti al pubblico, il quale però deve obbligatoriamente prenotarsi online sul sito del Comune di Napoli, in modo da accedere agli spettacoli solo dotandosi del voucher di prenotazione, fino ad esaurimento dei posti. E tu, che aspetti?

Articolo già pubblicato su Il Quotidiano del Sud – l’Altravoce dei Ventenni il 31/08/2020

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