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Mi tuffo in un buon libro!

L’estate è nel pieno e per affrontarla al meglio abbiamo pensato a una rubrica con le più recenti novità del panorama editoriale. Ovunque voi siate, vi offriremo qualche spunto per la scelta del miglior compagno possibile: un buon libro. Ce n’è per tutti i gusti!

Vorrei dedicarmi in primis alla narrativa locale, perché credo sia importante valorizzarla.

Il testo più originale che vi segnalo è una raccolta di racconti, scritti in dialetto calabrese: “Narratori dentro. Storie fuori dal carcere”, edito dalla casa editrice “Le Pecore Nere – Italia”. Con un innovativo progetto scolastico, il curatore del testo Antonio Carpino ha dato voce ai detenuti della Casa Circondariale di Paola, riuscendo ad abbattere per un momento i pesanti muri che recludono tantissimi cittadini: uomini che hanno trasformato le proprie vite, le proprie storie, in oggetto di narrazione, riscoprendo una gran voglia di raccontare. Si è scelto di mantenere il dialetto per non sporcare in alcun modo le loro preziose parole, ma è stata opportunamente affiancata una traduzione, il più possibile fedele all’originale, così da dare a chiunque l’opportunità di avvicinarsi a un mondo ancora troppo sconosciuto, pieno di pregiudizi ed etichette. Il volume ci mostra in modo originale quanto importanti siano le tradizioni e i racconti popolari che con la loro semplicità riescono a far emergere tutta la saggezza di un tempo, oggi spesso in secondo piano, ma che è in realtà grande maestra di vita, in quanto nasconde sempre una morale costruttiva profonda e tutta da scoprire.

Mi preme, poi, consigliarvi un saggio narrativo che mi sta particolarmente a cuore, dal titolo “Perché (non) andare a scuola” pubblicato da Rubbettino. Pierpaolo Perretti, orgoglio calabrese, con sguardo lucido, è riuscito a mettere a nudo luci ed ombre della scuola contemporanea. In un’epoca in cui ciò che appare sembra valere di più di ciò che si è, l’autore, insegnante liceale, cerca di risvegliare le coscienze, smascherando i meccanismi che hanno reso la scuola un’azienda più che un’istituzione, ma mai in modo disfattista. Scorrendo i capitoli emergono sempre di più la passione e l’amore di chi questa scuola la vive giorno dopo giorno, cercando di non subirla, ma di migliorarla e ricostruirla per offrire ai ragazzi di domani maggiore consapevolezza. Il libro, che potrebbe sembrare adatto esclusivamente agli addetti ai lavori, affronta in realtà una tematica trasversale perché la scuola appartiene a tutti e dalla scuola dipenderà il nostro essere cittadini migliori domani. In una sezione l’autore si sofferma sui “maledetti voti”: l’agognata sufficienza rispecchierà veramente le competenze di uno studente? Potrà essere una diagnosi oggettiva da restituire ai genitori? Perretti, parafrasando Antoine de Saint-Exupéry, sostiene che spesso l’essenziale è invisibile ai voti. Il volume vanta, inoltre, un’introduzione di Annalisa Cuzzocrea, brillante giornalista e vicedirettrice de La Stampa, e una postfazione di Sergio Labate, professore associato di Filosofia teoretica presso l’Università di Macerata.

Per gli appassionati di thriller e, nello specifico, per chi ha amato “La verità sul caso Harry Quebert” ritornano le avventure dello scrittore Marcus Goldman ne “Il caso Alaska Sanders” di Joel Dicker, edito da La nave di Teseo. È l’ultima intrigante e avvincente pubblicazione dell’autore: un giallo ambientato nel New Hampshire, in cui il sergente Perry Gahalowood è costretto a riaprire un vecchio caso risolto velocemente, nel momento in cui gli arriva una lettera anonima molto inquietante. La vicenda sarà complicata da un enorme colpo di scena, la scomparsa di Harry Quebert, in uno scenario in cui passato e presente si intersecano continuamente.

Per i più giovani appassionati di poesia e di musica, infine, consiglio la raccolta di Lana Del Rey: “Violet bent backwards over the grass”, tradotto in italiano con il titolo “Violet e altre poesie”, edito da Mondadori. L’autrice dichiara che le sue poesie sono “eclettiche e oneste e non cercano di essere niente di diverso da ciò che sono”. I suoi fogli scritti a macchina e le fotografie originali lo rendono, poi, un vero gioiello per i fan della cantautrice internazionale. I temi affrontati sono i più svariati: spaziando dalla socialità al cambiamento climatico, dalla politica americana alla vita personale dell’autrice, dalle sue aspirazioni alla sua quotidianità, dai progetti futuri ai tormenti più intimi, il libro riflette, in uno splendido scenario poetico, la vera essenza dell’autrice.

Non mi resta che augurare a tutti i nostri amati lettori una serena estate e un bel tuffo in qualche buona lettura!


Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dei ventenni

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