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L’arte del “temperaggio” dal cioccolato alla politica

Temperare: rendere qualcosa più moderato, meno violento. Mitigare, moderare, frenare.

In questi giorni mi sono soffermata molto su questa parola: temperare. Viene usata nel campo alimentare e in particolare nella pasticceria. In pasticceria infatti è fondamentale il temperaggio del cioccolato; è grazie a quest’arte che possiamo apprezzare le sculture di cioccolato dei grandi pasticceri e dei grandi cioccolatieri che noi comuni mortali possiamo invece gustare, o il più delle volte, soltanto ammirare. Lo scopo del temperaggio è quello di ottenere un cioccolato fluido, alla temperatura giusta, perfetto per essere lavorato assicurandosi che la struttura cristallina del burro di cacao sia mantenuta stabile così come le sue caratteristiche fisiche e la sua lucentezza.

Ma ciò che rende davvero grande un pasticcere e un maestro cioccolatiere (o più in generale un insegnante) è riuscire a infondere quest’arte ai propri allievi, anche a chi il cioccolato proprio non lo conosce, se non sottoforma di barretta nelle varie percentuali di purezza. Tra Ernst Knam e Iginio Massari, due mostri sacri della pasticceria italiana, si è consumata proprio pochi giorni fa una battaglia a colpi di spatola a seguito della prova del temperaggio del cioccolato della scorsa puntata di masterchef in cui Massari è ospite atteso e temuto delle ultime edizioni.

S-kill test per la Masterclass

Soltanto uno degli 11 partecipanti è riuscito a temperare perfettamente il cioccolato e a presentare una sfera perfetta mentre per tutti gli altri è stato un fallimento totale. La spiegazione di Massari ai partecipanti non è per niente piaciuta al giudice di Bake Off Ernst Knam che in un video instagram di dieci minuti ha smontato la versione del noto pasticcere dimostrando che, seguendo quella tecnica, le sfere di cioccolato non possono essere sformate dallo stampo – cosa che in effetti è successa nella puntata di Masterchef- e fornendo la sua versione del cioccolato temperato per ottenere le famose sfere. Il video di Knam, seguito da più di 100 mila persone ha suscitato la reazione di Massari e ha generato prese di posizione da parte di followers e di addetti ai lavori, che si sono schierati per l’una o per l’altra versione avvalorando il procedimento seguito come l’unico possibile.

Il re della pasticceria vs il re del cioccolato

Quindi la teoria, secondo cui la pasticceria – al contrario della cucina che permette sperimentazioni e variazioni – sia una scienza esatta si è rivelata falsa. Anche i più grandi in questo campo hanno idee contrapposte e tecniche diverse sperimentate in tanti anni di esperienza che, nonostante le differenze, portano sempre ad un magnifico risultato, o come in questo caso, ad una magnifica sfera di cioccolato.

Se anche il cioccolato e la pasticceria cambiano totalmente da pasticcere a pasticcere figuriamoci la politica. In queste settimane gli animi di tanti rappresentanti politici, un po’ come la temperatura del cioccolato, si sono scaldati e hanno provocato dibattiti e polemiche, anche interne ai partiti stessi, che alla fine sono sfociate nella sfiducia e successivamente nel tentativo di un nuovo Presidente del Consiglio di riorganizzare e ricucire le diverse fazioni per creare un nuovo governo stabile, o quantomeno di “alto profilo”.

Quello che ho imparato con queste consultazioni politiche ancora in corso è che temperare il cioccolato e fare politica sono tecniche molto simili tra loro. Come il cioccolato, le diverse parti politiche devono essere “temperate”; quindi moderare, mitigare e in qualche caso frenare, sono operazioni fondamentali e anche molto delicate in questo momento storico. Questo l’intento, anzi la missione del Presidente della Repubblica, emerso anche dal lungo discorso rivolto agli italiani per ricomporre la maggioranza sgretolata e raggiungere un intesa necessaria per evitare le elezioni, che nella situazione in cui versa l’Italia, non sono auspicabili.

Il compito di mitigare è stato affidato a Mario Draghi che ascoltando le varie parti politiche deve trovare i punti e gli obiettivi comuni affinchè si realizzi nel più breve tempo possibile un governo che abbia la fiducia e le condizioni per governare nel migliore dei modi e che sia pronto a fare <<tutto ciò che è necessario>> per uscire dalla crisi economica. In conclusione l’arte di mescolare, modulare per correggere o trasformare è una capacità essenziale che si richiede ad un buon leader politico che voglia costruire e non distruggere, nonostante di questi tempi, chi invoca le elezioni l’abbia identificata con accezione negativa.

Il famoso discorso del Presidente della BCE Mario Draghi alla Global Investment Conference di Londra

Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dei ventenni

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