La Rosa canina, per prevenire le allergie primaverili e non solo
Marinella Amato
La Rosa canina (Rosa canina L.) appartenente alla famiglia delle Rosaceae, è una specie di rosa spontanea, la più comune in Italia ed è l’antenata della rosa coltivata. E’ un arbusto spinoso di altezza che varia tra 1 e 3 metri. Le spine sono rosse e robuste, i fiori hanno un diametro tra i 4 e 7 cm e sono poco profumati. I falsi frutti sono ovali e di colore rosso acceso.
Il nome canina si deve a Plinio il Vecchio, il quale affermava che un soldato romano fosse stato guarito dalla rabbia grazie ad un decotto di radici della pianta.
La Rosa canina è molto utilizzata nella fitoterapia e non può mancare nelle dispense di chi si affida alla natura per combattere diversi disturbi.
Le bacche e gemme sono ricche di vitamina C e la pianta ha molte altre proprietà. In particolare è in grado di regolare ed equilibrare il funzionamento del sistema immunitario a seconda delle necessità del momento ed è quindi particolarmente indicata per la prevenzione e la cura di influenza, raffreddore e tosse. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie è utilizzata per la prevenzione di allergie e riniti, mentre l’azione astringente delle bacche le rende indicate in caso di diarrea.
Ha un’azione tonica e depurativa, per cui è consigliata l’assunzione di Rosa canina nei periodi di particolare stanchezza, è in grado di favorire l’espulsione delle tossine tramite le urine senza affaticare i reni ed è ottima per la circolazione sanguigna.
Insomma, decisamente una pianta da tenere in dispensa e da tirare fuori regolarmente per una buona tisana curativa.