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La musica come linguaggio universale

Tutti gli appuntamenti da non perdere nel Sud Italia

Se c’è un linguaggio universale che unisce tutti, senza considerarne provenienza, origini e nazionalità, prescindendo dall’idioma che si parla, dalle sfumature linguistiche e dai dialetti che si conoscono, quel linguaggio è la musica.

Suoni morbidi e accoglienti, ritmi tribali, melodie passionali e antiche, note allungate sottili e taglienti, corde di chitarre che vibrano, violini malinconici, battute etniche di percussioni e tamburi o suoni metallici di musica elettronica: ogni melodia ha un proprio linguaggio e ognuno di questi racconta qualcosa della propria provenienza. La musica con le sue infinite identità riesce ad unire culture e tradizioni, riesce a crearne di nuove arrivando alle persone, che, senza saperlo si ritrovano gomito a gomito ad esultare ed applaudire allo stesso concerto, persone che si scambiano emozioni e si ritrovano a raccontare se stessi sentendosi nel posto giusto uniti proprio da quello splendido linguaggio universale.

Mai come quest’anno le piazze, i palazzetti e le spiagge sono tornati a essere protagonisti dell’estate. Concerti e festival musicali hanno ridato vita a luoghi che per troppo tempo erano rimasti silenziosi in trepida attesa di tornare ad esplodere di vita.  L’estate musicale 2022 ha avuto inizio con il grandissimo evento del Firenze Rocks che dopo due anni di stop ha portato in Italia nomi di fama internazionale come i Red Hot Chili Peppers, i Muse, i Metallica e The Blind Monkeys. Il festival ha riunito più di 200mila persone provenienti da tutto il mondo, ricreando dal 16 al 19 giugno quell’atmosfera magica che solo la buona musica sa regalare. Ma l’estate è appena cominciata e gli appuntamenti sono ancora tantissimi, soprattutto nel sud Italia che da sempre regala musiche meticce e nuovi ritmi popolari. Tra i vari, eccone alcuni.

In Calabria dall’11 al 13 agosto a Maida (CZ) si terrà il Color Fest che raccoglie sia gruppi emergenti che più noti offrendo un tuffo nell’indie, jazz funk e musica elettronica; a Roccella Ionica fino al 7 settembre si terrà il Roccella Summer Festival che oltre ad artisti del calibro di Mahmood, Irama e Coez accoglierà una tappa del Jova Beach Party. Spostandoci un po’ più giù, in Sicilia, nel suggestivo borgo medievale di Castelbuono (PA), dal 4 al 7 agosto si terrà l’Ypsigrock Festival che permetterà non solo l’immersione in un panorama musicale di artisti internazionali ma promuoverà anche eventi culturali di promozione territoriale ed enogastronomica, offrendo anche luoghi specifici in cui poter passare la notte in tenda.

In Sardegna, precisamente ad Olbia (SS) dal 12 al 15 agosto il Red Valley Festival regalerà nottate di musica elettronica, pop, rap ed EDM. Per gli amanti del genere quest’anno tra gli ospiti ci saranno Blanco, Martin Garrix, i Pinguini Tattici Nucleari e Marracash.

In Puglia le strade si dividono tra il Locus Festival e La notte della Taranta. Il primo si svolge fino all’11 agosto a Locorotondo (BA), tra trombettisti jazz e nuove sonorità della black music, Locus ha dato spazio negli anni ad artisti che hanno lasciato il segno nello scenario internazionale, alcuni esempi sono i Kings Of Convenience, Franco Battiato, Stefano Bollani e Malika Ayane. La ormai rinomata Notte della Taranta, invece, non ha bisogno di molte presentazioni, se si ha voglia di vivere il tremore e i brividi lasciati dal morso velenoso della taranta c’è tempo fino al 27 Agosto, serata finale che si svolgerà come ogni anno a Melpignano (LE).

In Basilicata fino all’11 agosto ci sarà il Matera Festival che dà spazio a generi diversi per ogni serata, passando dalla musica classica, alla lirica fino al pop attuale. Anche la Campania non manca, dal 4 al 7 agosto a Moio della Civitella (SA) ci sarà anche quest’anno il Mojoca, festival che, oltre alle serate musicali, riunisce artisti di strada e circensi provenienti da tutto il mondo che popoleranno le stradine cilentane con esibizioni uniche da togliere il fiato.

Questi sono solo alcuni tra i festival da non perdere nelle regioni del Sud Italia e che raccontano quanta voglia ci sia di dialogare ancora, nonostante le restrizioni dei periodi precedenti che hanno reso silenti momenti che da sempre hanno rappresentato attraverso i suoni e le melodie un quadro concreto dell’attualità che viviamo e che hanno dato una spinta evolutiva usando quel linguaggio sempreverde, unitario, multiforme e potente che è la musica.

Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dei ventenni

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