LA BANCA MONDIALE

APPUNTI DI ECONOMIA

Note:

  • obiettivo della rubrica è spiegare in modo semplice e veloce, concetti economici chiave/di base o trattare un argomento di cui si è sentito molto parlare nei tg o sui giornali;
  • se avete qualche domanda o curiosità scrivetemi qui nei commenti, sarò ben lieta di rispondervi, o meglio, di informarmi per voi su quello che chiederete.

Di Marinella Amato

image

La globalizzazione e la tendenza ad essere sempre più cittadini del mondo, ci porta a fare sempre più attenzione a ciò che succede a livello internazionale, da ogni punto di vista. Ecco perché oggi abbiamo deciso di prendere appunti sulla Banca Mondiale, istituzione internazionale tra le più conosciute, ma di cui spesso si ignora la storia o il funzionamento.

La Banca Mondiale fa parte delle istituzioni specializzate dell’Organizzazione delle Nazioni Unite ed ha sede a Whashington D.C.. Fu istituita il 27 dicembre 1945 con il nome “Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo” (International Bank for Reconstruction and Development ), dopo la firma dell’accordo di Bretton Woods, tra il 1^ e il 22 luglio 1944. Fu inizialmente creata con lo scopo di aiutare Europa e Giappone nella ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale, obiettivo in seguito esteso al perseguimento dello sviluppo economico dei Paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America latina.

Inizialmente la Banca Mondiale ha finanziato principalmente grandi infrastrutture, ma con il recupero economico di Giappone ed Europa essa si è concentrata sui Paesi in via di sviluppo. Dal 1990 si occupa anche dei Paesi post-comunisti.

Ad oggi il Gruppo Banca Mondiale comprende cinque istituzioni internazionali: le prime due, International Bank for Reconstruction and Development (188 paesi membri) e International Development Association (173 paesi membri), costituiscono quella che è comunemente detta “Banca Mondiale” (BM), mentre le altre istituzioni sono l’International Finance Corporation (184 paesi membri), la Multilateral Investment Guarantee Agency (180 paesi membri) e l’International Centre for the Settlement of Investment Disputes (150 paesi membri) – QUI l’elenco dettagliato dei paesi membri. Il gruppo ha l’obiettivo di lottare contro la povertà e organizzare aiuti e finanziamenti agli stati in difficoltà (sul sito si legge “The World Bank group has two ambitious goals: End extreme poverty within a generation and boost shared prosperity”).

image

Per l’elezione dei suoi organi direzionali, la BM prevede un sistema di voto ponderato sulla base delle quote di capitale versate dai suoi membri/azionisti. Il principale organo decisionale è il Consiglio dei Governatori (Board of Governors), composto da un governatore e un sostituto nominati da ogni paese membro per un periodo di 5 anni ( l’Italia è rappresentata dal Governatore della Banca d’Italia). L’organo che gestisce l’amministrazione dell’ente è il Consiglio Esecutivo (Board of Directors), composto da 24 direttori esecutivi nominati o eletti dai Paesi membri. Le decisioni sono prese a maggioranza ed il potere di voto è proporzionale alle quote. Organo vertice della BM è il Presidente, che ha mandato quinquennale (rinnovabile), presiede alle riunioni del consiglio esecutivo ed è responsabile per la gestione complessiva dell’istituzione. Il presidente della banca mondiale è attualmente Jim Yong Kim, in carica dal luglio 2012. I Direttori Esecutivi della BM esercitano anche le funzioni di Direttori Esecutivi dell’IDA, dell’IFC e della MIGA.

Sul piano finanziario e dei servizi, la Banca Mondiale offre prestiti a basso interesse, crediti senza interessi e garanzie per i paesi in via di sviluppo. Queste attività supportano un’ampia gamma di investimenti in aree come educazione, salute, pubblica amministrazione, infrastrutture, sviluppo del settore finanziario e privato, dell’agricoltura e della gestione delle risorse ambientali e naturali. Alcuni progetti sono cofinanziati dai governi, altre istituzioni multilaterali, banche commerciali, export credit agencies e investitori privati.

La banca mondiale offre anche consulenza ai paesi in via di sviluppo su tematiche di politiche, ricerca, analisi e assistenza tecnica.

È attualmente coinvolta in più di 1800 progetti quasi in ogni settore e Paese in via di sviluppo. I progetti vanno dal microcredito in Bosnia ed Erzegovina, alla diffusione della cultura della prevenzione dell’AIDS in Guinea , al supporto per l’educazione delle ragazze in Bangladesh, al miglioramento dell’assistenza sanitaria in Messico, alla ricostruzione dell’India dopo il devastante terremoto.

Ogni anno la banca mondiale pubblica un report sullo sviluppo responsabile del mondo.

Come si può vedere, il gruppo Banca Mondiale è uno strumento di cooperazione molto importante a livello internazionale (che, almeno sulla carta, sembra funzionare- sì, questa è una piccola provocazione), il che ci porta a sottolineare che collaborare per uno sviluppo sostenibile e condiviso sembra possibile e soprattutto indispensabile.