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Giornata Internazionale del Dialogo Culturale: l’esempio virtuoso dell’Istituto Comprensivo Virgilio di Eboli

Il 21 maggio ricorre la Giornata Internazionale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo, una giornata da celebrare ogni anno con forza maggiore in un mondo che ha bisogno di tregua, di comunicazione e di incontro più che di scontro.

Sono infinite le possibilità di aprire una strada verso l’altro, il mondo adesso è tutto raggiungibile, tutto vicino, non esistono confini concreti che possano compromettere la vicinanza tra i popoli, nonostante ciò è innegabile constatare che i limiti principali sono costruiti e concepiti unicamente dall’uomo, quello stesso uomo che nasce libero, scevro di alcuna etichetta che lo ingabbi. In questa giornata di libertà umana ed uguaglianza raccontiamo di un esempio emblematico per l’attualità che ha dimostrato che i limiti terreni non esistono e quelli mentali possono essere abbattuti facilmente attraverso la conoscenza.

Siamo nella provincia di Salerno, a Eboli, per la precisione a Santa Cecilia, una zona periferica della città. Qui sorge l’Istituto Comprensivo Virgilio che, in una zona rurale come quella di Santa Cecilia, nota per le coltivazioni di ortaggi e frutta che esporta in tutto il territorio, rappresenta a tutti gli effetti un’istituzione che accoglie, educa e istruisce tutti i bambini delle zone limitrofe. La Virgilio è una scuola di frontiera dove alunni e alunne di diverse etnie e religioni si confrontano quotidianamente. Ogni tipo di attività scolastica ha come obiettivo principale l’inclusione e l’intercultura. È dal 2019 che l’Istituto Comprensivo sotto la guida della Dirigente Scolastica Gabriella Ugatti partecipa ad un progetto finanziato dall’Unione Europea: l’Erasmus Plus. Questo progetto di solito è noto tra i banchi del liceo o addirittura dell’università ma è raro associare questa iniziativa alle scuole medie, eppure l’ostinazione della Preside insieme all’intero corpo docenti ha fatto sì che la possibilità di viaggiare e conoscere il mondo appartenesse anche ai più piccoli. Dal 2019 ad oggi la scuola ha dato l’opportunità di viaggiare agli alunni meritevoli delle classi terze della scuola secondaria di I grado. Le mobilità si sono svolte in diversi Paesi europei per incontrare e toccare con mano coetanei di altri luoghi, di altre culture e di altre scuole. Spagna, Portogallo, Grecia, Bulgaria, Romania sono solo alcune tra le mete in cui sono andati i ragazzi della Virgilio. Hanno trascorso circa una settimana, inizialmente il gruppo di ragazzi coinvolti era molto ristretto, si trattava di 6/7 persone circa, era un’esperienza nuova anche per gli insegnanti che li accompagnavano, si trattava di dover gestire dei ragazzini ancora minorenni, spesso non abituati a viaggiare, e usare una lingua nuova per comunicare, eppure dopo le prime esperienze il progetto ha allargato la possibilità di partecipazione permettendo a molti più alunni di viaggiare.

Nel mese di aprile del 2024 gli insegnanti hanno accompagnato 16 ragazzi nel sud della Spagna, in Andalusia, nella scuola di Bailen, per poi spostarsi a Madrid, a Granada e a Malaga. Ogni anno viene stabilita una partnership con una scuola diversa aderente al progetto e si stabilisce una tematica da approfondire, in passato è stato lo sport o la storia, si creano delle lezioni e delle attività ad hoc da svolgere con gli studenti italiani e del posto. I ragazzi hanno la possibilità in quella settimana di essere veri e propri studenti delle scuole che li ospitano partecipando alle lezioni, ai laboratori e anche alle attività ricreative. Tutto questo non è altro che un contenitore in cui il vero contenuto è uno solo: il dialogo che apre alla conoscenza dell’altro. I ragazzi tornano a casa con uno zaino pieno di voci e racconti, di amicizie nuove e di possibilità di avere contatti in tutta Europa, esercitano la lingua e conoscono le tradizioni locali, si abituano a usi, costumi e cibi diversi e poi ricambiano tutto questo quando sono loro, gli alunni e i docenti della scuola Virgilio ad ospitare i ragazzi d’Europa.li accolgono con orgoglio e profonda riconoscenza, diventando ambasciatori di cultura, tradizioni, istruzione e conoscenza di quello che loro stessi sono e che hanno imparato.

La preside Ugatti è stata lungimirante nella sua scelta di immettere la scuola media un progetto di portata così ampia, questo entusiasmo è stato subito accolto dalle professoresse e dai professori che hanno intuito l’imparagonabile esperienza di vita che avrebbero offerto ai loro alunni. La Scuola Virgilio è stata la prima nel circondario ebolitano, come Istituto Comprensivo, a lanciarsi in quest’avventura e nel tempo è diventata modello per le altre scuole che non si sono lasciate scappare quest’occasione.  La scuola è la prima rappresentazione dello Stato in cui i cittadini accedono senza neanche rendersene conto, quando sono ancora piccoli ed entrano in prima elementare col loro grembiulino, solo col passar del tempo impareranno che una Scuola che si apre al confronto, al dialogo è rappresentativa di quella parte di Stato che non ha confini, che permette a chiunque di essere libero cittadino del mondo.

La scuola Virgilio di Eboli è l’esempio che i bambini e i ragazzi sono terreno fertile per dare vita ai germogli del dialogo, cittadini attivi e consapevoli del futuro.

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