Gianmarco Tamberi ed Alessia Trost, l’Italia spera

Questa estate, da un punto di vista sportivo, non sta tradendo per niente le attese, rivelandosi più che mai ricca di eventi capaci di calamitare l’attenzione del pubblico italiano. Archiviata la splendida parentesi di Euro 2020, hanno preso il via, venerdì scorso, 23 Luglio, con un anno di ritardo, i giochi olimpici di Tokyo. Le Olimpiadi coinvolgono gli appassionati di qualsiasi disciplina sportiva. Lo share televisivo potrà essere rilevante, sebbene gli orari siano proibitivi, poiché il fuso orario di 7 ore indietro rispetto al Paese del Sol Levante impone che la trasmissione in chiaro degli eventi avvenga tra le 01.00 e le 13:30 di ogni giorno. Non è possibile assistere sugli spalti allo spettacolo offerto e questo è il rammarico più grande dell’edizione attuale, però l’impennata dei casi registrata negli ultimi giorni ci invita a guardare con favore al fatto che comunque i giochi si possano disputare. 33 sport, 50 discipline e 339 eventi, il programma più che vasto può essere definito quasi immane. L’Italia è presente in 36 discipline con 385 atleti, gli uomini sono 198 e le donne 187. Questa è la più corposa spedizione olimpica italiana di sempre. Gli addetti ai lavori accreditano il nostro Paese intorno alle 36 medaglie. Fare previsioni, però, non è per niente semplice, la concorrenza è folta e agguerrita basti pensare che in questa edizione dei giochi sono più di 200 le nazioni partecipanti e più di 11.000 gli atleti. Lo sport più rappresentato nel nostro contingente è l’atletica leggera con ben 76 card olimpiche. Anche per questo evento sportivo a dominare sarà l’onda lunga dell’orgoglio e della voglia di riscatto di un Paese che vuole rialzarsi. Uno scatto d’orgoglio doppio è quello che, secondo gli esperti, investirà una delle punte di diamante dell’atletica leggera di casa nostra, il saltista marchigiano Gianmarco Tamberi. Classe ’92 Gimbo, così è soprannominato Tamberi, è l’attuale detentore del record italiano di salto in alto con la misura di 2,39 m, Questa misura è stata raggiunta il 15 luglio 2016 nella gara dell’Herculis, nona tappa di Diamond League, nel periodo di avvicinamento alle olimpiadi di Rio de Janeiro, eguagliando la seconda miglior prestazione dell’anno. Detiene anche il record italiano di salto in alto indoor con la misura di 2,38 m, misura raggiunta sempre nel 2016, nel mese di febbraio nella gara di Hustopece, miglior prestazione dell’anno indoor. “Half-shave”, questo un altro dei soprannomi di Tamberi dovuto al look utilizzato durante ogni meeting, che prevede la rasatura solo di metà barba, gesto scaramantico che il nostro atleta segue dai campionati italiani juniores di Bressanone del 2011, per altro stravinti, nel 2016 sembrava una delle cosiddette “medaglie sicure” dei giochi olimpici di Rio. Il tentativo però di saltare la misura più alta della stagione, pari a 2,41 m, nello stesso meeting di Monaco, poco dopo i famosi 2,39m, gli procurò un serio infortunio alla caviglia che lo costrinse addirittura a saltare la manifestazione olimpica. La sua smorfia di dolore in diretta TV è ancora negli occhi di molti appassionati di atletica leggera, ma lo sono anche la sua tenacia e la sua voglia di tornare e, anche se Gimbo non ha più saltato i 2,39 m, la sua partecipazione ai giochi di Tokio è un motivo di speranza e di orgoglio per tutta l’Italia. Lui è in grado di regalarci e regalarsi una medaglia che meriterebbe, probabilmente, più di chiunque altro. Un’altra speranza di medaglia è l’altra saltista in grado di farci sognare, Alessia Trost. Classe 1993, detiene tutti i record italiani, sia indoor che outdoor, delle categorie: promesse, juniores ed allieve. Due i momenti chiave della carriera: il 2013, quando durante il meeting internazionale di Tnnec, in Repubblica Ceca, ha saltato i 2,00 m diventando la terza italiana di sempre dopo Sara Simeoni ed Antonietta Di Martino, misura tra l’altro mai più ripetuta, ed il 2016 quando partecipa ai giochi olimpici, arriva in finale ed arriva al quinto posto, staccando la misura di 1,93 m a soli 4 cm dall’oro. Dopo Rio è arrivata la decisione di abbandonare lo storico allenatore Chessa per affidarsi alle cure di Marco Tamberi, padre e mentore di Gimbo. 4 volte campionessa italiana nel salto in alto, l’augurio che tutta Italia le rivolge è quello di coronarsi d’alloro e riuscire scrollarsi di dosso l’etichetta di eterna promessa. Tamberi sarà in pista a partire dalle 02.15 di venerdì 30 luglio, la Trost dalle 02.10 di giovedì 5 agosto. Gli orari sono quasi inaccessibili ma questi due atleti sono pronti a regalarci qualche emozione.