“Officina Kreativa è un centro di innovazione, contenitore di professionalità ed esperienze: imprenditori, consulenti, manager e aziende. Nasce dalla fusione di quattro aziende accomunate da una stessa visione: trasformare la Calabria in una piccola Silicon Valley. Le nuove frontiere del digitale permettono di impattare sul mondo e fare di esso un posto migliore. Ognuno di noi può dare il suo contributo, perché a volte tra sogno e realtà la differenza sta in un foglio, una penna e un team. Noi ci stiamo provando… e tu cosa vuoi fare?”
Questo è ciò che si legge sulla descrizione della pagina Facebook di Officina Kreativa, una realtà giovane, altamente innovativa e tutta Calabrese, nello specifico di Crotone. La prima volta che sono entrata in contatto con i founder e le loro attività sono rimasta colpita da una “piccola grande” creazione: una statuetta raffigurante il volto di Pitagora che Officina Kreativa ha reso “parlante”, riuscendo così a raccontare la storia della città di Crotone, della Magna Grecia e dello stesso Pitagora con un grande impatto tra il pubblico, permettendo, così, di avvicinare le persone alla storia e alla cultura del territorio.
Non si pensa spesso al Sud, e alla Calabria, come polo innovativo e, purtroppo, non si sfruttano neanche a pieno le immense potenzialità culturali, storiche e turistiche della regione; Le nuove tecnologie, il talento e l’impegno di menti giovani e lungimiranti possono però fare la differenza e avvicinare turisti e non, giovani e meno giovani, al patrimonio artistico e culturale.
Ho fatto una chiacchierata con Dario Megna, uno dei founder di Officina Kreativa, per scoprire qualcosa in più sulla storia della startup e sul tessuto imprenditoriale calabrese.
Com’è nata l’idea di Officina Kreativa e cosa significa questo nome?
Officina Kreativa nasce all’inizio del 2016 con l’intento di applicare le nuove tecnologie digitali al servizio dei Beni Culturali. Un pò per gioco, un pò per sfida abbiamo pensato a degli strumenti potenziali per valorizzare un territorio come Crotone affiancando la storia Magno Greca ad esempio a Realtà Aumentata e Realtà Virtuale per migliorarne l’esperienza. Il Brand Officina Kreativa, il pittogramma e tutto il concetto che ci sta dietro è frutto della visione di voler mettere insieme professionalità, fare squadra, e collaborare tra diversi soggetti, cosa molto difficile in un territorio dove si gioca a provare a mangiarsi a vicenda ottenendo risultati a volte poco professionali e di basso livello. Il nostro concetto è che 1+1 non vale due ma a volte può arrivare a valere anche 5, 10…
Nel corso degli anni avete fatto molta strada, l’idea si è ampliata e i traguardi raggiunti sono stati molti. Ci racconti un po’ della vostra storia?
Dal punto di partenza e dall’idea iniziale sono cambiate tantissime cose, come ogni impresa che si rispetti e che vuol crescere ci siamo dovuti scontrare prima ed adattare dopo, al mercato.
Il settore dei beni Culturali non era ancora pronto ad accogliere tecnologie innovative come Realtà Aumentata e Realtà Virtuale così abbiamo deciso di affrontare il mercato Business affacciandoci a grandi player nel Nord Italia e all’estero. Oggi Officina Kreativa conta all’attivo oltre 15 Risorse tra fondatori soci e collaboratori e un pacchetto di servizi nell’ambito del digital che abbraccia davvero a 360° il mondo delle nuove tecnologie, del WEB del Marketing Digitale e della comunicazione.
Avete riscontrato difficoltà nel costituire e consolidare l’impresa? Se sì, di che tipo? O, invece, avete trovato sostegno dalle istituzioni o enti delegati al sostegno dell’imprenditoria?
Questi sono tasti dolenti, bisognerebbe avere una visione di insieme dello scenario imprenditoriale nazionale e ancor di più a livello regionale e locale.
L’economia qui è scarsa ed arretrata, le persone con cui entri in contatto spesso non sono molto preparate e quindi l’ecosistema sicuramente non aiuta a crescere bene ed in maniera esponenziale.
L’appoggio di enti e istituzione è stato sordo o poco più; abbiamo più volte proposto progetti o semplicemente disponibilità di aprire un dialogo affinchè si potesse creare del business etico sul territorio che oltre a farci incassare qualcosa potesse lasciare al territorio.
In base alla vostra esperienza, e alle altre realtà che avete avuto modo di conoscere, com’è “fare impresa” al Sud, in particolare in Calabria? Si sta diffondendo una mentalità “giovane” e più aperta o ancora la strada da fare è molta?
Quello che personalmente ho riscontrato in 12 Anni di imprenditoria è che il tessuto sociale locale è ancora molto obsoleto e poco attento alle novità ed ai cambiamenti. A volte sembra che alcuni settori invece di andare avanti vanno indietro. Quello che sono contento di vedere sono proprio i giovani che sono andati fuori, si sono formati, hanno visto realtà più in linea con standard mondiali e stanno ritornando con bagagli di competenze da riversare nella nostra economia. Questa potrebbe essere la base di un ricambio generazionale che si affacci ad una società più moderna lontana dai soliti schemi che alimentano solo la crescita di pochi e non del territorio.
Siete un’impresa giovane e altamente innovativa, operante nel settore tecnologico e digitale, a tal proposito: com’è il settore in Calabria?
Molto indietro, si spaccia spesso qualcosa di già
vecchio nel resto mondo come super innovativo.
Le nuove tecnologie viaggiano con una curva di evoluzione davvero molto ma
molto più veloce rispetto a cinquanta anni fa. Quello che dico spesso è che
l’Italia è indietro almeno 10 anni rispetto al resto del mondo, ma qui in
Calabria siamo altri 10-15 Anni indietro rispetto al resto d’Italia.
Nella stragrande maggioranza dei settori e delle industrie.
Tra i vostri servizi e le vostre creazioni ciò che colpisce di più è indubbiamente la realtà virtuale e aumentata, ma anche gli ologrammi; tutte cose che fino a qualche decennio fa sembravano possibili solo nei film di fantascienza. La vostra è, appunto, una professione nuova, nata grazie all’avvento del digitale: se doveste spiegare ai “non addetti ai lavori” (o, anche semplicemente, ai vostri nonni) di cosa vi occupate, come lo descrivereste?
Studiamo, testiamo e realizziamo, strumenti tecnologici ad alto impatto per migliorare “la vita” dell’utente ma sopratutto per stupire durante un evento, una presentazione, un meeting. Assistiamo le aziende nella digitalizzazione e indirizziamo Startup al fine di avere un’appetibilità sul mercato nazionale e mondiale.
Che consigli daresti a giovani che volessero provare a fare impresa al Sud?
Fare impresa al Sud è un “IMPRESA”! Nonostante tutto il mio consiglio più grande è provateci, sporcatevi le mani, crescete, fate rete, e… FALLITE. Si quest’ultima sarà forse il peggiore degli auspici ma spesso è utile per capire realmente ciò che è giusto o non è giusto fare. Un fallimento può far crescere a livello personale anche molto di più di tanti successi. Metteteci passione, impegno e dedizione. Se aspettate dall’alto che qualcuno vi indirizzi o vi assistà, cercatevi “il posto fisso”.
Mi piace molto la vostra descrizione sul sito web: “Siamo Creativi, siamo Motion Graphic Designer, siamo Imprenditori. Il nostro unico scopo è realizzare contenuti dall’alto impatto emozionale e che regalino l’effetto WOW voluto dai nostri clienti. La nostra mission? Stupire.” Qual è stato il più bell’”effetto WOW” che siete riusciti a ottenere dai clienti? E, invece, cos’è che stupisce voi, tanto da farvi dire “WOW!”?
Il momento WOW è quella sensazione dove guardi qualcosa e ti si attiva quella sensazione di benessere nel guardarlo, nel viverlo. Quel momento capace di staccarti dalla realtà e catapultarti anche solo per pochissimi secondi in qualcosa di speciale.
Qual è stata la soddisfazione più grande che avete ottenuto con Officina Kreativa?
Devo dire la verità di momenti di soddisfazione ce ne sono stati tantissimi, uno dei momenti più belli nella crescita di Officina Kreativa e di crescita personale però è stato sicuramente la possibilità di partecipare al primo Italian Innovation Day a Tokyo. Una Business competition dove abbiamo avuto la possibilità di presentare il progetto ad una platea di Business Angels e Investitori Nipponici e non.
Quali sono i progetti futuri? E invece qual è un desiderio o un augurio che vorreste si realizzasse per la Calabria e i suoi giovani?
Tra i progetti futuri di Officina Kreativa c’è sicuramente l’ambizione di scalare; aumentare i numeri dei fatturati, migliorare il portafoglio clienti e puntare a mercati ambiziosi a livello globale.
Oltre a tutto l’aspetto legato al business, nel prossimo futuro avremo modo di attuare delle iniziative a livello territoriale orientate ai giovani ed al business.
Una che già ha avuto un ottimo successo e che riproporremo in ambito universitario è stato il format “Startup Simulator”, un corso intensivo che porta alla consapevolezza di tutto ciò che c’è da sapere per fare startup.
Dalla pag. Facebook di Officina Kreativa