“La musica produce un piacere di cui la natura umana non può fare a meno.”
Confucio
Non potevo trovare parole migliori per iniziare questo articolo, anche perché è difficile trovare le parole adatte quando l’argomento è così vasto e pieno di ramificazioni interessanti.
Prendo come esempio la mia persona per raccontarvi di come suonare uno strumento può cambiare, migliorare, a tratti stravolgere, la vita di un individuo.
QUESTIONE DI FEELING
“Vivo” la musica da quasi quindici anni e fin dal primo approccio con uno strumento musicale (nel mio caso fu il pianoforte), capii che esiste un filo invisibile che ci lega alla musica, qualcosa che percepisci subito se sei appena poco fuori dal comune; non sto insinuando che si debba essere estremamente intelligenti, particolarmente predisposti o avere l’orecchio assoluto per imparare a suonare un qualsiasi strumento, no affatto.
Però il feeling lo si crea fin da subito, io ad esempio capii che non amavo particolarmente i tasti bianchi e neri del piano, cosi dopo qualche mese iniziai a suonare la chitarra, per non lasciarla più. La sensazione che provai quindici anni fa mentre suonavo le prime note totalmente sconnesse fra loro, così “anti-armoniche”, le provo ancora oggi quando prendo la chitarra per suonare quattro accordi nei momenti poco opportuni della giornata o in situazioni più “serie”, come quando mi accingo a scrivere un nuovo brano…è brivido. È amore.
Quello che cerco di dirvi è che c’è qualcosa di più profondo nell’anima di un musicista, che sia esso un professionista o un amatore.
VIVERE LA MUSICA
Vi è mai capitato di parlare ad uno che sta suonando e, nonostante vi guardi fisso negli occhi, realizzate che non ha capito un bel niente? Se scegli di intraprendere questo percorso sappi che la dimensione di un musicista a lungo andare può arrecare visioni distorte ed a tratti paradisiache della realtà. Quindi l’unica risposta che riceverete sarà un “eh?”, “come hai detto?”.
Ogni emozione può essere tramutata in musica e non perdere mai occasione per farlo, senza forzare la creatività!
Ascolta tanta musica: l’orecchio di un musicista lo distingue dalla massa! Cogli le differenze dei vari strumenti in un brano e se puoi imparare più strumenti…fallo, ma senza diventare un “One Man Band”! Impara a suonare anche con gli altri, perché un giorno una band potrà essere una gran svolta! Se poi non hai nessuna voglia di imparare a suonare, puoi sempre fare il critico musicale.
SCEGLI CHE MUSICISTA VUOI ESSERE
Si inizia sempre da zero, ma come in tutte le storie d’amore, se son rose fioriranno. Ovviamente non tutti diventeranno subito delle rockstar, o grandi virtuosi; qualsiasi strumento richiede la giusta dose di pazienza. Se hai serie intenzioni di imparare a suonare ti toccherà familiarizzare con nozioni sconfinate di teoria musicale; odierai il solfeggio, almeno per i primi tempi, perché ti sembrerà un “dispetto” del maestro, come se volesse staccarti dallo strumento, ma col tempo capirai che è una parte fondamentale dell’ingranaggio. Se invece hai voglia di imparare uno strumento solo per suonare le canzoni che più ami o per far colpo ai falò e sbalordire i tuoi amici a colpi di schitarrate e Peroni, beh…non c’è niente di male. Al giorno d’oggi esistono metodi semplicissimi per farlo e sicuramente sarà meno dispendioso! Insomma devi scegliere che tipo di musicista vuoi essere. Se trasformare questa passione in lavoro, oppure continuare a sognare senza troppe smanie di successo.
I BENEFICI DELLA MUSICA SULL’UOMO
È scientificamente provato ormai, da diversi studi, che gli effetti della musica sull’uomo portano solo innumerevoli vantaggi! Non sto parlando di terapie particolari no; suonare un qualsiasi strumento comporta molti benefici a lungo termine quali aumento della concentrazione e della capacità di memorizzare informazioni. Ma non solo, il tuo strumento può diventare la valvola di sfogo perfetta ad ogni tuo stato d’animo. Inizierai una canzone in tonalità minore se butta male, o maggiore per festeggiare (mi capita ancora di ascoltare a volumi disumani “Welcome to the Jungle” dei Guns’n’Roses e saltare per la stanza suonando sopra la chitarra di Slash…no non me ne vergogno, ma i vicini mi odiano).
NON MONTARTI LA TESTA
Dal momento in cui inizi ad esser bravo, quando la gente si complimenterà per i tuoi virtuosismi e le ragazze cadranno ai tuoi piedi grazie a quell’aria da artista e poeta maledetto (dando per scontato che inizierai a scrivere canzoni) ricorda…non montarti MAI la testa!
La cosa più antipatica che un musicista possa fare è darsi delle arie. Per quanto bravo tu sia, un musicista antipatico o spaccone non sarà certo ammirato né dal “pubblico”, né dagli altri musicisti che tenderanno ad evitarti.
Seguite sempre la via dell’ambizione, si, ma camminando su un enorme tappeto di umiltà.
Essere ambiziosi in questo campo è molto importante, tanto quanto lo è essere umili.
Questo è quanto di più prezioso ho appreso in questi anni di musica, di concerti, di lezioni e collaborazioni, e quanto di più sincero ho da darvi se avete in mente di avvicinarvi al mondo della musica.
Allora tu lettore… vuoi ancora fare il musicista?