L’app che connette le persone organizzando eventi nelle case di Milano, Roma, Torino e Barcellona
ComeHome, che letteralmente vuol dire “vieni a casa”, è oggi una delle startup più promettenti in Italia e ha lo scopo di abbattere le barriere tra le persone aprendo, appunto, le porte di casa dei partecipanti. Nata nel 2016 dall’idea di due calabresi e due ciociari – Michele Cesario, 30 anni, di Cosenza, Andrea Vitale, 31 anni, di Catanzaro, Daniele Chierchia, 33 anni, e Federico Santaroni, 34, di Frosinone – sfruttando la potenzialità di connessione del web ha lo scopo di connettere le persone nella vita reale, grazie alla realizzazione di eventi organizzati nel posto più accogliente e informale per antonomasia: la casa.
Per saperne di più ho fatto quattro chiacchiere con Michele Cesario.
Innanzitutto, cos’è ComeHome?
E’ un modo semplice per conoscere persone nuove e condividere i propri interessi e le proprie passioni, partecipando e organizzando qualsiasi tipo di evento in casa.
Come nasce il progetto?
Comehome nasce nel 2016 dall’idea di creare un social network digitale che connetta le persone nella vita reale, nel luogo più accogliente che esiste al mondo, la casa!
Ricordate qual è stato il primo evento che avete organizzato?
Certo! Il primo evento è stato organizzato ad aprile 2016 a Milano in occasione della settimana del Design. Per l’occasione avevamo organizzato un aperitivo con un concertino di musica live. Quando il primo partecipante suonò il citofono stentavamo a crederci: Stava funzionando!
Cosa sognate di fare con ComeHome?
Sogniamo un mondo più empatico, dove le case dei nostri host diventino il luogo ideale per conoscere persone nuove e condividere i propri interessi e le proprie passioni, sentendosi a proprio agio ovunque si vada. Oggi più di ieri sappiamo che tutto questo è possibile e che, nonostante le differenze linguistiche e culturali, il bisogno che soddisfa la nostra startup ci apre opportunità di sviluppo globale.
L’accoglienza del progetto da parte del pubblico si è
evoluta rispetto agli inizi?
Il progetto
ha avuto diverse evoluzioni dalla sua nascita ad oggi. Noi sviluppiamo la
nostra applicazione ascoltando tutti i feedback che riceviamo dagli utenti, così
da creare un prodotto su misura per loro. Il limite più grande è sicuramente la
diffidenza iniziale sull’ospitare un evento a casa propria o parteciparvi a casa
di sconosciuti, ma una volta superato questo ostacolo tutte le persone che
provano “l’effetto comehome” non riescono più a farne a meno.
Un po’ di numeri: quanti utenti conta ComeHome e quanti sono gli eventi attivi in un mese?
Abbiamo iniziato il 2020 con più di 100mila utenti registrati e oltre 3500 eventi organizzati dai nostri host nelle città di Milano, Roma, Torino e Barcellona. Gennaio è stato il nostro mese record con 380 eventi comehome! Un numero che fa impressione pensando che due anni fa ne venivano organizzati al massimo una ventina al mese.
Quali sono le caratteristiche principali per essere un Host perfetto?
Quello che conta è avere un gran senso dell’ospitalità e la voglia di condividere il proprio spazio e il proprio tempo conoscendo persone nuove. Ogni host può dare pieno sfogo alla propria creatività creando un format originale che è in qualche modo espressione della propria. Comehome funziona come un aggregatore sociale in grado di connettere persone con interessi simili in un luogo informale, dov’è semplice rompere il ghiaccio e scambiare quattro chiacchiere con tutti i presenti. L’host è la persona che sposa questi valori e rende tutto questo possibile.
Invece, qualche consiglio per partecipare ad un evento nel modo giusto?
Chi lo ha provato consiglia di partecipare da soli la prima volta, in questo modo è ancora più facile uscire dalla propria comfort zone e predisporsi alla conoscenza. Una volta accolti dall’organizzatore dell’evento è impressionante la facilità con cui si entra in contatto con gli altri partecipanti. Moltissimi eventi ComeHome sono stati l’inizio di relazioni d’amore o d’amicizia e vedere l’impatto che la nostra startup ha avuto nel tempo sulla vita delle persone è la nostra fonte di motivazione più grande.
Come si diventa Ambassador?
Gli ambassador sono coloro che più di chiunque altro sposano i valori comehome e ne diventano naturalmente “portatori sani”. Per diventare ambassador bisogna avere una certa indole ed essere un partecipante attivo all’interno della community. Un ambassador può proporsi proattivamente oppure essere selezionato dal city manager o suggerito da un altro ambassador.
Oggi nelle grandi città è sempre più difficile stringere e mantenere legami tra le persone. ComeHome può essere d’aiuto, permettendo conoscere gente in modo informale.
Più o meno quante sono le persone che partecipano agli eventi senza conoscere nessuno?
La maggior parte dei partecipanti arriva al primo comehome senza conoscere nessuno. Una volta all’interno della community e partecipando con più frequenza agli eventi capita, invece, di incontrare comehomers conosciuti in precedenza o addirittura che tra comehomers ci si organizzi per andare ai prossimi eventi insieme. Sono nate tantissime amicizie all’interno di comehome che continuano, oltre che nei vari eventi, anche nella vita di tutti i giorni. Un valore aggiunto della nostra community è il fatto che sia composta da persone molto attive con voglia costante di conoscere altre persone e vivere nuove esperienze.
ComeHome è approdato anche a Roma, Torino e Barcellona: tra le diverse città riscontrate differenze tra gli utenti e le tipologie di eventi?
Ogni città ha le sue peculiarità: a Roma vanno molto gli eventi enogastronomici, a Milano le feste e gli aperitivi, Torino è una città molto artistica e Barcellona più salutare di quello che ci aspettavamo.
Gli utenti hanno dai 20 ai 55 anni e sono tutti accomunati da una mentalità aperta e il desiderio di condividere interessi e passioni.
Quando arriverà al Sud?
Speriamo molto presto! Lo sviluppo iniziale si è concentrato sulle città con una popolazione maggiore, anche perché sono i contesti dove paradossalmente ci si sente più soli e si ha più voglia di vivere nuove esperienze ed espandere la propria cerchia di amicizie. Tutti e quattro noi fondatori proviamo un profondo amore per il Sud, dove abbiamo anche le nostre radici; lavoriamo per rendere ComeHome un progetto al più presto internazionale e per tornare a casa con una bella storia da raccontare e condividere.
Infine, quali sono i progetti futuri?
Tante novità sono alle porte: lavoriamo costantemente per migliorare il prodotto sulla base dei feedback quotidiani degli utenti e presto lanceremo una nuova versione dell’app, che darà la possibilità di filtrare gli eventi per tipologia, data e range di età; inoltre, lavoreremo sul profilo e le funzionalità di gestione degli eventi per gli host. Ma la novità più importante è che a breve lanceremo ComeHome anche a Londra!
Articolo già pubblicato sul Quotidiano del Sud – l’Altravoce dell’Italia di lunedì 10/02/2020