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Come viaggiare gratis con la settimana del baratto

Un soggiorno gratis in cambio di marmellate o raccolta di olive

Sicuramente per il periodo che si sta vivendo, pensare di organizzare una vacanza o un viaggio anche se di pochi giorni sembra quasi paradossale. Attualmente, se si facesse un sondaggio, quello del viaggio sarebbe l’ultimo dei pensieri, all’ultimo posto della “to do list” o per meglio dire delle priorità degli italiani. I tempi non sono giusti per i rincari che hanno investito ogni aspetto del vivere quotidiano in questo autunno che ancora tarda a manifestarsi. Certamente uno dei campi che ha risentito maggiormente di questa crisi è il turismo, complice un aumento esponenziale dei biglietti aerei sia internazionali che nazionali. Per cui si preferisce rinunciare a viaggiare nonostante proprio il periodo prenatalizio è quello più adatto per concedersi una piccola tregua dalla routine quotidiana. Infatti novembre è un mese tranquillo in cui risulta facile prenotare anche last-minute, un soggiorno in hotel considerando la bassa stagione turistica. Inoltre si eviterebbero le interminabili file per visitare musei, chiese e monumenti che si creano negli affollati mesi estivi. Raramente a novembre si può rimanere imbottigliati nel traffico autostradale sfuggendo così l’insopportabile stress del viaggio in auto.

Il vantaggio principale che potrebbe far ricredere le persone più indecise a partire è proprio quello del risparmio. A novembre infatti non mancano sconti e agevolazioni per soggiorni brevi o lunghi in hotel e bed and breakfast di tutta Italia, rendendo possibile ammirare le bellezze della natura con i colori del foliage e godere i profumi che si respirano nelle tipiche sagre di paese. Se poi il risparmio non è abbastanza si può addirittura ottenere un soggiorno gratis grazie ad un’antichissima ma sempre utile usanza: il baratto.

La “Settimana del baratto”, è infatti un’iniziativa che coinvolge le attività di bed and breakfast che scambiano un soggiorno completamente gratuito nella loro struttura in cambio di beni o di servizi. Giunta alla quattordicesima edizione, la settimana del baratto si svolgerà tra il 14 e il 20 novembre e permetterà ai turisti di alloggiare in uno dei 2500 b&b d’Italia che aderiscono all’iniziativa barattando ciò che si vuole. I modi per partecipare sono vari, il turista che ha già in mente una località da visitare può cercarla direttamente sulla barra di ricerca nel sito http://www.settimanadelbaratto.it, scegliere la struttura ricettiva che fa al caso proprio e proporre il bene da barattare al gestore, sperando di trovare il match giusto per ottenere il soggiorno desiderato. L’alternativa, utile per chi ha una propria attività, è quella di consultare la lista dei desideri dei gestori e verificare se qualcuno di loro richieda il prodotto che si vuole barattare, il turista contatta poi la struttura proponendosi come ospite. Infine all’interno del sistema, il turista può inserire la sua proposta di baratto e aspettare la risposta di un eventuale gestore interessato.

Il bello di questa iniziativa è che la moneta accettata non è una sola e si può barattare qualsiasi cosa. C’è chi richiede lezioni di inglese madrelingua, chi un servizio fotografico della struttura, chi un aiuto da un esperto social media per migliorare le proprie pagine social. Ci sono poi agriturismi e b&b dotati di ampi spazi verdi che richiedono un servizio di giardinaggio o la sistemazione di aiuole o l’aiuto per raccogliere le olive, e chi richiede piccoli lavori di imbiancatura o sistemazione di camere. Inoltre sempre molto apprezzati sono gli scambi di beni materiali come vino, olio, marmellate e conserve o più particolari come quadri o oggetti di arredamento. Infine molto richiesti sono gli scambi di soggiorni in b&b di altre regioni. I turisti che non vogliono fermarsi ai confini italiani possono cercare le migliaia di possibilità di baratto di beni e servizi nel sito www.barterweek.com e soggiornare in un b&b europeo o del resto del mondo.

Le opzioni sono davvero tante e tutte valide perché la cosa essenziale è che la richiesta del gestore incontri l’offerta avanzata dal turista. E così, come riporta il sito, c’è chi è riuscito a visitare Venezia in cambio di confetture e olio della propria terra. La cultura del baratto, antichissima ma sempre attuale, è in questo caso davvero arricchente perché non si limita ad un dare e avere puramente materiale. Si barattano mestieri, competenze e beni fatti a mano con cura e passione e nello stesso tempo si ampliano i propri orizzonti facendo nuove conoscenze ed esperienze e scoprendo posti nuovi. Ed è proprio questa l’essenza di un viaggio.


Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dei ventenni