…e all’improvviso eccolo qua!
Dicembre è il mese dell’anno che preferisco e il Natale, con i suoi suoni, i suoi profumi e le sue luci, crea l’atmosfera e quel calore che in fondo aspetto durante i restanti undici mesi dell’anno.
Dicembre vuol dire casa, famiglia, affetti, profumo di cannella, zucchero a velo, miele e aghi di pino. Nonostante sia cresciuta, la magia di queste ultime settimane dell’anno continua a scaldarmi e a trasmettermi allegria. Da qualche giorno mi risuonano nella testa le canzoni di Mariah Carey e Michael Bublè (che Natale sarebbe senza le loro voci che escono dalle casse dello stereo e invadono casa?) e soprattutto il ritornello di una canzone di Alicia, che, anche se non mi piace particolarmente, ha la capacità di entrarmi in testa ogni qualvolta trovo la pubblicità del pandoro Bauli in tv:
È Natale e a Natale si può fare di più.
E’ Natale e a Natale si può amare di più.
E’ Natale e a Natale si può fare di più,
per noi.
A Natale puoi!
Sì, a Natale si può fare di più. Oltre alla frenesia e all’allegria che aleggiano nell’aria, Natale vuol dire anche fare il bilancio dell’anno che si conclude e cercare di “essere buoni”, imporsi buoni propositi per concludere in serenità l’anno che va e prepararsi al meglio a quello che viene.
Da bambini la propensione alla bontà era molto più spontanea. Si scrivevano le letterine a Babbo Natale per chiedere i regali, temendo di non riceverli perché durante l’anno non si era stati proprio “bravi bambini”; così come si scrivevano le letterine ai genitori, da lasciare sotto il piatto dell’uno o dell’altro la sera del cenone del 24, con parole colme di scuse e pentimento, per non essere stati sempre obbedienti, e di promesse speranzose di essere più bravi e diligenti nei mesi successivi. Ricordo che i miei genitori, come da copione, erano bravissimi nel meravigliarsi di trovare ogni anno la lettera sotto il piatto. Non ricordo però quando ho smesso di scrivere queste letterine e promettere grandi cambiamenti e miglioramenti; forse arriva semplicemente un giorno in cui diventa più facile lasciarsi prendere dai ritmi frenetici delle feste e dalla corsa ai regali.
Col tempo certo cambia la percezione del Natale, non si aspetta più il vecchietto bianco che porta i doni e un po’ della magia natalizia svanisce, ma in questi giorni si avverte pur sempre quell’atmosfera frizzante e gioiosa che unisce le persone, che sarebbe bello poter vivere durante tutto l’anno. Se fossimo tutti “più buoni”, se tutti ci ponessimo i buoni propositi che da bambini ci stavano tanto a cuore, forse, allora, sarebbe possibile.
E per essere buoni bastando piccoli e semplici gesti. Come questo:
Questo dicembre vogliamo ricordarvi com’era bello il Natale quando eravamo bambini, com’è stato, nel bene e nel male, quest’anno che finisce, quali regali di Natale fare a chi vogliamo bene (o, perché no? anche a noi stessi) com’è bello scoprire paesi e posti nuovi, aprendo testa e cuore e lasciandosi contaminare, e qualcos’altro in più…
Buon Natale e buone feste!