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Al via la ventiquattresima edizione della Colletta Alimentare

Cambia la forma, ma non la sostanza

Giunta ormai alla 24° edizione, la Colletta Alimentare è l’evento di solidarietà più partecipato d’Italia e un appuntamento che potremmo definire un vero e proprio gesto di educazione alla carità, all’empatia e alla vicinanza all’altro.

L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo da alcuni mesi a questa parte ha cambiato quasi tutti i gesti che eravamo abituati a compiere, ma non ne cambia la sostanza. Per garantire la sicurezza di tutti e assicurare la riuscita di questa iniziativa, la Colletta Alimentare ha deciso di presentarsi in una veste inusuale: dal 21 novembre all’8 dicembre, alle casse dei supermercati aderenti e online su Mygiftcard.it, sarà possibile richiedere e ritirare una card speciale con importo variabile (2, 5 o 10 euro), che prende il posto degli scatoloni a cui siamo abituati. Sarà inoltre possibile partecipare alla Colletta Alimentare facendo una spesa online sul sito www.amazon.it dal 1 al 10 dicembre e su www.esselungaacasa.it dal 21 novembre al 10 dicembre. Al termine della Colletta, il valore complessivo di tutte le card sarà convertito in generi alimentari non deperibili e prodotti utili come legumi, olio, alimenti per l’infanzia, pelati. Questi saranno consegnati nelle sedi regionali del Banco Alimentare, che provvederanno alla consueta distribuzione alle circa 8mila strutture caritative che sostengono più di 2milioni di persone su tutto il territorio nazionale.
Negli ultimi 5 anni, durante le varie edizioni della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, sono state raccolte ben 41.628 tonnellate di cibo, equivalenti a 83.256.082 pasti. Nonostante le difficoltà attuali e le limitazioni cui siamo invitati ad attenerci, l’attività del Banco Alimentare non si è mai fermata: ha, anzi, conosciuto un significativo incremento, sia a livello nazionale che a livello locale.

Per Gianni Romeo, Direttore dell’Organizzazione Banco Alimentare della Calabria, la Colletta Alimentare è quasi un dovere di solidarietà e una tradizione da portare avanti. «Soprattutto durante la prima fase dell’emergenza sanitaria – sottolinea – siamo stati assaliti da richieste provenienti sia dalla società civile che dai sindaci. Abbiamo cercato di rispondere potenziando la nostra organizzazione e incrementando anche la raccolta di generi alimentari. Il nostro è un tessuto fragile, si parla oggi di nuova povertà in tutta Italia e non potevamo non organizzare la Colletta. Oltre a essere un gesto educativo, assolveva all’integrazione dei prodotti relativi al Programma Operativo del FEAD che aiuta in maniera sistematica oltre 13 milioni di persone in Europa. La Colletta riesce oggi a influenzare positivamente la composizione del paniere stesso, in cui sono stati inseriti prodotti che prima non erano presenti». Rispetto al 2019, quest’anno si prospetta ancora più significativo: viviamo infatti «un’emergenza che richiede – precisa Romeo –un impiego straordinario di risorse, sia economiche che di uomini, e soprattutto una pianificazione chiara e a lungo termine». Numerose sono state, nei mesi scorsi, le iniziative inedite come la collaborazione con le squadre di calcio calabresi di serie C, l’evento “In campo con gli chef” per la preparazione e distribuzione di 15mila pasti alle famiglie più bisognose, le risposte tempestive dell’Assessorato al Welfare, alle Politiche agricole e al Bilancio con contributi immediati e gli aiuti pervenuti dalle aziende del territorio, ma sarà necessario dare stabilità e prospettive a quanto intrapreso sinora.

Le attività del Banco Alimentare sono varie e tra queste spicca il Servizio Civile: per Alessia Melfi, d’istanza presso la sede di Montalto Uffugo, questa è un’occasione di incontro e crescita. «Sono laureata in Psicologia – racconta – e questa esperienza mi ha permesso di lavorare nel sociale e crescere tantissimo. Ho avuto modo di conoscere realtà diverse e imparare ad apprezzare le piccole cose. Anche il gesto più semplice, come quello di preparare un pacco da consegnare, è un gesto di amore: bisogna fare per amare e non per essere amati».

Educazione, formazione e solidarietà si incontrano in ogni azione compiuta dal Banco Alimentare per i più fragili, ma ognuno di noi può contribuire e fare la differenza attraverso donazioni oppure esperienze di volontariato. Il bisogno alimentare cresce in maniera vertiginosa, manifestandosi come crisi sociale ed economica: scegliamo, tutti insieme, di compiere un gesto di solidarietà contro gli individualismi e la paura partecipando alle giornate della Colletta Alimentare.

Già pubblicato su L’altravoce dei Venrenni – Quotidiano del Sud 30/11/2020

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