All’età di 43 anni ci lascia Chadwick Boseman, un’icona nonché un pilastro della cinematografia mondiale. A causarne la morte un tumore al colon, un male contro il quale ha strenuamente lottato sin dal 2016. Lo ha fatto con forza ed in segreto, protetto dalla discrezione della sua famiglia, senza quindi porgere il fianco ai mass media.
La notizia della sua scomparsa è giunta come un fulmine a ciel sereno, crudele e immediata, lasciando attonito il pubblico.
La scoperta della malattia non lo aveva fermato, infatti, dai suoi impegni lavorativi all’interno della MCU (Marvel Cinematic Universe) nella quale, al servizio di Stan Lee e di Kevin Feige, interpretò T’Challa, re e protettore della fittizia nazione africana del Wakanda.
Già nel marzo 2009 la Marvel aveva annunciato la formazione di un gruppo di scrittori per lavorare sui suoi personaggi meno noti, tra cui Pantera Nera, progetto all’epoca supervisionato da Nate Moore, scegliendo qualche anno dopo – nel 2014 – proprio Chadwick Boseman come suo interprete, divenendo ufficialmente il primo supereroe di colore nella Marvel.
Un personaggio per cui Boseman provava ammirazione e rispetto, tanto da condurlo alla vittoria di ben tre premi Oscar. Chadwick lo definì un “antieroe”: a tal riguardo, spiegò che l’aspetto interessante di Black Panther risiede nel fatto che egli “si mette in discussione, accetta le critiche e trova un modo per mantenersi concentrato e restare sul suo obiettivo nonostante tutto. È quello che devono fare i leader mondiali”.
«Un vero combattente – lo ha definito la sua famiglia – Chadwick non si è sottratto a una battaglia contro il cancro durata quattro anni, riuscendo comunque a portare sullo schermo quei film che il pubblico aveva imparato ad amare. Da “Marcia per la libertà” a “Da 5 Bloods – Come fratelli” passando per “Ma Rainey’s Black Bottom” e molti altri, tutti sono stati girati durante e tra innumerevoli interventi chirurgici e chemioterapie. È stato l’onore della sua carriera dare vita a King T’Challa in Black Panther».
Numerose le sue interpretazioni al di fuori dell’Universo Marvel. Fra le più importanti ricordiamo 42 – La vera storia di una leggenda americana, in cui impersonò Jackie Robinson, il primo giocatore Afro-Americano ad entrare, nel 1947, nella Major League Baseball.
Immediato l’intervento e il sostegno da parte di coloro che lo conobbero o ebbero la fortuna di lavorare insieme a lui.
Tutti – colleghi, fan, amici – in una sensazione di confusione e sconcerto, lo ricordano sui social. Chris Evans, collega di Boseman nei film del MCU ed interprete del celebre Captain America, ha dichiarato: “Sono assolutamente devastato. Mi si spezza incredibilmente il cuore. Chadwick era speciale. Una vera persona originale. Era un artista profondamente impegnato e costantemente curioso. Aveva ancora così tanto lavoro fantastico da creare. Sono eternamente grato per la nostra amicizia. Riposa nel potere, Re.”
Mark Ruffalo lo ricorda così: “Poter lavorare con te e avere avuto l’occasione conoscerti è stato il più grande onore. Che essere umano generoso e sincero. Credevi nella natura sacra del lavoro e hai dato tutto te stesso. Rivolgo molto affetto alla tua famiglia. È molto amore da tutti noi che hai lasciato qui.”
Chadwick Boseman rimarrà immobile e imperituro nel cuore di tutti noi e con orgoglio lo ricorderemo. Wakanda forever, re immortale.