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1 Picasso per 100 euro, l’arte che fa bene a tutti

La filantropia negli ultimi anni si è legata sempre più al mondo della cultura per cercare di raccogliere fondi per i propri obiettivi. Così è nata la lotteria internazionale online di beneficenza denominata “1 Picasso per 100 euro” che ha come scopo la raccolta di fondi per progetti umanitari di diverse associazioni no profit nel mondo. In cosa consiste questa lotteria? Semplice, basta acquistare un biglietto della lotteria a 100 euro e si ha così la possibilità di vincere un quadro di Picasso. Quest’anno, la seconda edizione della lotteria vede come protagonista il quadro “Natura morta” di Pablo Picasso del 1921, olio su tela, valutato dagli esperti 1 milione di euro, che rappresenta un bicchiere di assenzio davanti a un giornale, con uno stile a cavallo tra il neoclassicismo e il cubismo. Il quadro di Picasso proviene dalla collezione privata di David Nahmad che ha accettato volentieri di metterlo a disposizione per questa iniziativa.

Il ricavato della lotteria, che terminerà a fine marzo col sorteggio del vincitore, andrà a finanziare un progetto della ONG CARE, associazione no profit, che prevede l’accesso all’acqua e all’igiene per 200 mila persone in Camerun, Madagascar e alcune zone del Marocco. Tutti i lavori e le informazioni del progetto saranno disponibili online. L’estrazione del biglietto vincente avverrà presso Christie’s, famosa casa d’aste, a Parigi e il quadro sarà recapitato direttamente all’indirizzo del vincitore senza alcuna spesa ulteriore, nel frattempo l’opera è esposta presso il Museo di Picasso di Parigi.

La lotteria è stata ideata e organizzata da una conduttrice e produttrice televisiva, Péri Cochin, con una prima edizione nel 2013; ora avrà cadenza annuale e verranno scelti sempre nuovi progetti e le opere di Picasso in palio saranno un ambito premio e uno stimolo a donare.

La scorsa edizione della lotteria si è svolta nel 2013 ed è stata vinta da Jeffrey Gonano, un americano di 25 anni, che si è aggiudicato L’Homme au Gibus, un acquarello su carta di Picasso del 1914.

La commistione tra arte e beneficenza si è rivelata una scommessa vincente se si pensa che i fondi raccolti nella prima edizione del concorso sono stati circa 4,8 milioni di euro e sono stati devoluti all’Associazione Internazionale per la Salvaguardia di Tiro ed utilizzati per costruire un villaggio artigianale alla periferia di Tiro, antica città del sud del Libano e patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Quest’anno si  stima la vendita di circa 200 mila biglietti, arrivando così a raccogliere 20 milioni di euro per ripagare al proprietario il quadro e finanziare i progetti umanitari.

L’idea di rendere accessibile a tutti un quadro di Picasso, al costo del biglietto di 100 euro, è un doppia motivazione per investire nell’iniziativa, non solo si fa del bene finanziando progetti importanti e utili per le zone del mondo meno fortunate, ma ci si avvicina un po’ di più al mondo dell’arte, di solito inaccessibile alla gente comune, mettendo alla portata di tutti capolavori di un artista fondamentale dell’arte del Novecento, come Picasso.

Ecco che il valore dell’arte non è fine a se stesso e non si limita all’ambito della cultura, ma amplia i suoi effetti andando concretamente a impattare nella società. L’arte esce dai musei e dalle collezioni private, va nelle case delle persone comuni, diventa strumento per incidere concretamente nella vita delle persone meno fortunate, che non hanno la possibilità di ammirare un quadro di Picasso, ma che grazie a quel quadro hanno opportunità e speranze in più. Tutti noi possiamo dare una mano concreta all’iniziativa investendo in un biglietto, e se anche non dovessimo vincere un Picasso, avremo aiutato a costruire qualcosa di importante e avremo vinto lo stesso.


Articolo già pubblicato sul Quotidiano del Sud – l’Altravoce dell’Italia di lunedì 16/03/2020

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