INSIEME…CIA’ PUTIMU FA!

          Di Elvira Scarnati

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Foto di Lidia Giudice

Avevamo già parlato di Talent Garden qualche mese fa e venerdì 14 novembre abbiamo avuto l’opportunità di visitare il Talent Garden di Cosenza, il primo TAG aperto al sud grazie alla caparbietà e all’entusiasmo dei suoi sei founders un po’ “folli”, come amano definirsi.
Dopo aver visitato la struttura – simpaticamente arredata con pouf, biliardini e maxi lavagne riportanti motti, slogan e simboli di Cosenza – abbiamo conosciuto alcuni “abitanti” di questo giardino dei talenti e, subito dopo, ci siamo seduti a chiacchierare con Anna Laura Orrico, Antonio Guerrieri, Francesco Vadicamo, Raffaele Gravina e Salvatore Aquila, cinque dei sei soci di TAG Cosenza (mancava all’appello Lucia Moretti).

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Foto di Lidia Giudice

Fin da subito abbiamo respirato l’aria di fermento, simpatia e ottimismo che sono riusciti a creare e, se già eravamo entusiasti alla sola idea di vedere un Talent Garden a Cosenza (considerando che TAG al momento è presente a Bergamo, Brescia, Differdange, Genova, Kaunas, Milano, New York, Padova, Pisa e Torino), adesso siamo ancora più fiduciosi e felici di vedere che ci sia una concreta volontà di cambiamento in Calabria.
Come si legge sul loro blog, il sogno di questi fantastici 6 è ‘innescare il cambiamento culturale e sociale in Calabria utilizzando gli strumenti e la forza dell’innovazione.’
Ci dice Salvatore: “Tutti quanti noi, sia chi era andato a lavorare fuori, sia chi era rimasto a Cosenza, volevamo fare qualcosa di concreto qui, senza limitarci al solito dire ‘La Calabria è una regione difficile ecc…’ ma rimboccandoci le maniche e costruendo qualcosa”.
“Poi – racconta Francesco – per pura casualità, ci siamo conosciuti tutti il 27 luglio 2013, all’inaugurazione di StartUp Calabria, e abbiamo fatto subito squadra. In quell’occasione era presente anche Davide Dattoli [ndr. Founder di Talent Garden] e noi, seppur ci fossimo appena conosciuti, ne abbiamo approfittato per presentarci e mostrargli la nostra motivazione nel costruire un TAG a Cosenza”.
La forza del team è stata decisiva per convincere Davide a scegliere proprio loro.
Continua Francesco: “siamo molti uniti ma anche molto diversi tra noi, sia per personalità, sia per percorso formativo e lavorativo intrapreso, ma condividiamo i successi, scherziamo e ci sosteniamo a vicenda nei momenti difficili.” E tra una risata e l’altra Anna Laura afferma: “La ricchezza del nostro gruppo è che non ci annoiamo mai!”.

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Foto di Lidia Giudice

Nella sede di Via Marco Polo 7 vogliono far confluire “il meglio” presente a Cosenza e in Calabria, i talenti di oggi e di domani.
Proprio recentemente Infocamere ha evidenziato come la Calabria sia la regione col tasso di crescita di imprese innovative più alto.“Sono dati che vanno letti in modo critico – commenta Anna Laura – ma mostrano comunque che in Calabria si è innescato un certo fermento, dovuto anche al ritorno di molti giovani che, andati fuori, per studio o lavoro, si sono professionalizzati, ma sono stati spinti a tornare e costruire qualcosa qui, perché ormai anche fuori, per la crisi, si è creato lo stesso ‘clima di sopravvivenza’.”
Nonostante questi dati positivi, in Calabria persiste ancora, però, una mentalità restia e diffidente al concetto di condivisione e, di conseguenza, al co-working.
Continua Anna Laura: “Nella nostra regione startupper e innovatori non sono ancora ben collegati tra loro e, spesso, si guardano con diffidenza, per timore di vedersi rubare le idee e le competenze. Poi è facile pensare ‘ho la mia poltrona…!’ Persistono meccanismi conservativi, però crediamo che costruendo una realtà come TAG e cercando di esportare la filosofia del co-working anche oltre le sue mura, allora, pian piano, questa mentalità cambierà.”
“Certo – aggiunge Salvatore – sapevamo fin dall’inizio che non sarebbe stato facile e che ci sarebbero state differenze rispetto ai TAG del nord, dove tutto nasceva in contesti un po’ più strutturati; noi invece siamo giovani e, ci piace dirlo, vogliamo imparare dai nostri errori. Vogliamo partire piano…siamo come la 127!”.
In ogni caso, in questi primi mesi di attività, i riscontri positivi sono stati tanti. “Ci siamo accorti che già da quando abbiamo aperto si è innescata la curiosità tra le persone – dice Anna Laura – poi è stata una soddisfazione constatare il giorno dell’inaugurazione quante persone siamo riusciti a coinvolgere nel nostro entusiasmo.”

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Foto di Lidia Giudice

In TAG Cosenza ogni settimana si svolge almeno un evento (trovate la lista completa degli eventi passati e in programma qui) che riesce a raccogliere sempre, in media, tra le 30 e le 50 persone, “quindi sicuramente un cortocircuito lo stiamo innescando, ora dobbiamo lavorare tanto ed essere tenaci e determinati” continua Anna Laura.
“La soddisfazione principale – commenta Salvatore – è vedere quando si crea effettivamente collaborazione e condivisione tra le persone, magari mentre si fuma una sigaretta o si beve un caffè. A quel punto pensiamo che ne è valsa la pena!”.
Il bello di TAG è, infatti, il grande network potenziale che offre; apre una finestra sull’Europa e sul mondo. “E’ un posto che non è assolutamente un incubatore o un acceleratore di impresa, ma può anche dare la possibilità di trovare finanziatori per la propria idea. Proprio recentemente, lo stesso TAG a livello centrale ha investito direttamente nella start-up di un suo abitante, e questa è una cosa da sottolineare – dice Raffaele – perché potrebbe succedere ancora”.20141114_160411
Non si tratta, infatti, di un mero co-working space, TAG offre un network interno ed esterno che in qualsiasi momento può incontrarsi, confrontarsi e scambiarsi qualcosa con gli altri TAG del mondo e con altri stakeholders esterni. “Al di là di essere una rete di spazi, è una rete di persone, professionisti e competenze”, fornisce gli strumenti per fare impresa, dinamiche di avvio molto più semplici e assistenza per le start-up – da pochissimo è poi attiva la collaborazione con lo studio legale internazionale Singulance – elementi che in una regione come la Calabria possono fare molto per la crescita del territorio.
Aggiunge Salvatore: “Avviare un’impresa vuol dire anche sottoscrivere vari contratti di luce, gas ecc… qui invece non devi fare nulla: vieni, ti siedi e inizi a lavorare!”.20141114_160425

Talent Garden Cosenza ha aperto ufficialmente il 27 settembre, e in questi mesi di attività importanti imprese del territorio (Rubettino, Torre di Mezzo, Amarelli, Callipo, Guglielmo Caffè, Renzelli, solo per citarne alcune) hanno aderito al progetto stringendo partnership, comprendendo che ormai sul mercato è necessario innovare a 360 gradi e che non si può più competere utilizzando i vecchi modelli di imprenditorialità.
Dice Anna Laura: “Questi imprenditori hanno capito che in TAG, per le proprie aziende, c’è la possibilità di attingere e confrontarsi in continuo con innovatori e creativi che guardano sempre oltre”.
Peccato che esista anche una parte di imprenditoria che non ha capito il progetto e resta ancorata a visioni superate. Per cambiare e crescere in Calabria bisogna puntare sulle imprese e sull’innovazione, ma fin quando ci saranno imprenditori, ma anche amministrazioni pubbliche, restii al cambiamento e più orientati a obiettivi di breve tempo, o politici, non si crescerà. Bisogna, anzi, urge, innescare un cambiamento culturale anche all’interno delle organizzazioni, pubbliche o private che siano, svecchiandole e orientandole strategicamente al futuro.
“C’è stato anche chi ci disse ‘ma alla fine, internet a che serve?’” dice Salvatore e, al di là della frase in sé, è ancora più triste constatare che questa affermazione è stata pronunciata da un esponente dell’editoria…
“Inoltre, gli altri TAG hanno sempre trovato almeno un imprenditore che abbattesse i costi di partenza; noi invece abbiamo i costi più alti di tutti i TAG, e avendo ancora pochi abitanti fatichiamo a coprirli” dice Anna Laura.
E la pubblica amministrazione?
Chi??? Aaah, la pubblica amministrazione!” ci risponde subito ironicamente Salvatore. “Nella PA faticano a capire quello che facciamo; anzi, lo capiscono, ci dicono anche ‘bravi!’, ma poi nulla… sono stati gli unici invitati non venuti all’inaugurazione; non se n’è presentato neanche uno, nonostante i 42 francobolli incollati personalmente!” .
“Comunque noi siamo teste dure, per cui insisteremo” afferma Anna Laura.

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Foto di Lidia Giudice

Ancora gli abitanti di TAG Cosenza non sono moltissimi ma le richieste aumentano di giorno in giorno, anche da parte di associazioni operanti in contesti particolari, come la promozione del territorio o la disabilità; “ci piace pensare di poter essere anche socialmente utili”.
Per concludere la nostra chiacchierata poniamo forse la domanda più banale: “cosa vi distingue dagli altri TAG?
La loro risposta immediata non poteva che essere: “ma ci hai visti?!
Prosegue Anna Laura: “Siamo i co-founder con l’età più bassa, e quindi, crediamo, anche con più motivazione, energia e creatività. Siamo convinti di poter offrire molto, anche perché – non per piangerci addosso o lamentarci – partiamo, di fatto, da una condizione svantaggiata, per cui ci stiamo impegnando e ingegnando molto per cercare tante e nuove soluzioni e combattere la mentalità di qui. Ad esempio, ancora prima di aprire, abbiamo organizzato 3 eventi, tra cui il TAG FACTOR, che a Milano ci hanno invidiato!”
“E’ più difficile, certo, ma il bello è proprio questo!” dice Salvatore.
“E poi abbiamo il nostro slogan che ci invidiano tutti: ‘cià putimu fa!’ ci dice ridendo Anna Laura .
“E questo per averlo bisogna essere cosentini!” rimarca Francesco.

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Foto di Lidia Giudice

“La prima volta che partì questo slogan” ci racconta Anna Laura “fu in risposta a un’e-mail da parte della responsabile del design, su cose da sbrigare e tempi da rispettare, e a me è venuto spontaneo rispondere ‘vabbè raga’, cià putimu fa!’
“Lei ha risposto come ci rispondevamo tra noi sei – sottolinea Salvatore – peccato che in copia conoscenza c’erano tutti i milanesi! Che poi ci risposero pure ‘c’ha putiti fa!’… Quindi stiamo esportando un modello!”
“Ma sì – conclude Anna Laura – comunque gli altri TAG ci vogliono bene, perché hanno capito che, in fondo, tanto giusti non siamo!

TAG Cosenza è davvero un giardino di talenti, che speriamo possa crescere e contribuire allo sviluppo del territorio cosentino, dando voce all’innovazione, ai giovani, al talento, e conservando sempre l’entusiasmo e questa vena di “follia”.

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Foto di Lidia Giudice