Erasmus, tutti dovrebbero partire

Se c’è un’esperienza che andrebbe fatta nella vita di un giovane è di certo l’Erasmus. Dura pochi mesi ma cambia la vita. Tutti dovrebbero partire, per tornare con una ricchezza infinita, che è data da un notevole bagaglio culturale, dall’apprendimento di nuove lingue, dal bisogno di mettersi in gioco. Ed è il primo passo serio per costruire il proprio futuro. 

Ricordo il mio Erasmus a Granada come se fosse ieri. Studiando Giurisprudenza, ho avuto la chance di assistere in tribunale ad alcune udienze, finalmente un’esperienza viva, sul campo! Fui anche scelta come intervistatrice per un progetto di Diritto dell’Unione Europea: dovevo raccogliere le testimonianze degli operai in giro per i cantieri in merito alla crisi economica, fu un’esperienza unica. Ciò che si ha di speciale emerge durante l’Erasmus. Imparai lo spagnolo, il lavoro in team e tante altre esperienze che oggi porto con me, dalle amicizie da tutto il mondo alla passione per i viaggi. Non dimenticherò mai l’Albaicín, quartiere arabo in cui si respira un’atmosfera antica e magica, con i musicisti che suonano per le strade dalle casette bianche, il profumo del tè e i colori da fotografare, e poi da lì salire fino al Mirador de San Nicolás, da cui si può godere di una vista mozzafiato dell’Alhambra.

Quando mia sorella Alessia mi disse di aver vinto una borsa di studio per l’Università Rey Juan Carlos di Madrid, tra le più ambite di Spagna, ho avuto l’occasione di darle alcuni consigli e di rivivere tramite il suo Erasmus quei mesi indelebili. Ed è la sua esperienza che oggi voglio raccontarvi attraverso le sue parole. Alessia ha 23 anni e studia Economia e Commercio all’Università Lumsa di Palermo.

Cosa ti ha colpito di più di Madrid?

Quando a maggio siamo partite per Madrid per l’addio al nubilato di nostra sorella Carla me ne sono innamorata: il verde rigoglioso del Parco del Retiro, la maestosità della Gran Via, i suoi vicoli caratteristici, il suo essere classica e moderna al tempo stesso. Per questo l’ho scelta come meta del mio Erasmus. Madrid é una città in cui non ci si annoia mai, vitale, in cui si respira aria di festa a tutte le ore del giorno, dalla mattina con i suoi mercati, come quello antico del Rastro della domenica, ha sempre qualcosa da offrirti. 

Come ti sei trovata all’Università?

Ho apprezzato molto i corsi di lingua gratuiti messi a disposizione degli studenti e la possibilità di scegliere se seguire le lezioni in spagnolo oppure in inglese. Suggerisco di studiare fin da subito perché ciò consente di fare diversi pre-esami che possono aiutare nel voto finale.

Come hai vissuto l’allontanamento dalla nostra famiglia? E poi, com’é stata la convivenza in casa?

E’ stata dura dovere prendere da sola gli appuntamenti per vedere le case parlando una lingua nuova; all’inizio mi ha salvato l’aiuto da casa, con mamma che mi faceva i tutorial su FaceTime su come avviare una lavatrice. Poi grazie alle attività ESN sono riuscita ad ambientarmi. Ho ascoltato il tuo consiglio e ho iniziato una convivenza con ragazze straniere. Le mie coinquiline provenivano da Argentina, Costa Rica, Filippine e Olanda. Le cene internazionali erano un’occasione per riunirci la sera, in cui ciascuna cucinava un piatto tipico del proprio Paese, è stato divertente!

Raccontaci dei viaggi che hai fatto durante questi mesi

L’itinerario che ho scelto con le mie nuove amiche é stato – Malaga, Granada e Cordoba – un viaggio che mi ha permesso di vedere la Spagna anche da un’altra realtà, che è quella del Sud, piena di colori, stradine nascoste ma ricche di vita. Ero rimasta incantata dai tuoi racconti di viaggio, e devo dire che avevi ragione: l’Andalusia è magica. Ciò che mi è rimasto più impresso è l’influenza araba a Granada, che si riscopre in ogni piccolo dettaglio, dagli odori delle spezie, ai negozi che ti catapultano nel cuore delle tradizioni di un altro Paese.

Cosa ti rimarrà di questa esperienza? Andresti di nuovo a vivere all’estero?

Vivere cinque mesi in un ambiente internazionale e multiculturale mi ha permesso di tornare con un bagaglio notevole di esperienze, che mi hanno resa più matura e che consiglio a tutti i miei coetanei. L’Erasmus é uno scambio di pensiero, di culture che si abbracciano tra di loro. In futuro vorrei fare altre esperienze all’estero perché imparare ad adattarsi al cambiamento è la chiave per crescere. Tuttavia, resto molto legata alla mia Italia ed il mio futuro lo vorrei qui.

Raccontaci una curiosità

Appena qualche giorno dopo essermi trasferita nella nuova casa, parlando con le coinquiline, scopro che una famosa attrice abita proprio nel nostro palazzo! E si tratta di Tokyo, il mio personaggio preferito de La casa di carta. Ovviamente, l’hanno incontrata tutte tranne me (ride)!

Cosa consiglieresti ai ragazzi che devono trasferirsi?

Consiglio di provvedere a fare la card ESN (Erasmus student network), che permette di partecipare ad eventi tra cui lezioni di balli tipici e tante altre attività, oltre a poter usufruire di ottimi sconti con Ryanair. Per gli spostamenti in giro per la città è possibile fare un abbonamento ai mezzi pubblici a soli venti euro al mese. Per quanto riguarda la movida notturna, Lateral e Perrachica sono due tappe obbligatorie. Infine, consiglio di cercare casa con largo anticipo per via del prezzo alto degli affitti.

Che progetti hai per il futuro?

Ho appena iniziato uno stage in banca e dopo la laurea vorrei specializzarmi nell’ambito del marketing: un settore in crescita, soprattutto nell’era digitale che stiamo vivendo e che sta rivoluzionando il mondo del lavoro. Un suggerimento che sento di dare a tutti i miei coetanei è quello di non lasciarsi spaventare da un’esperienza lontano dai propri cari, perché é proprio dalle difficoltà di vivere qualcosa di nuovo che nascono le opportunità di crescita. Auguro un grande in bocca al lupo a tutti i ragazzi che partiranno!

Già pubblicato su L’Altravoce dei Ventenni – Quotidiano del Sud il 17/02/2020