5 libri da mettere sotto l’albero, ovvero come sopravvivere alla frenesia da regalo

Che siate novelli aiutanti di Babbo Natale oppure compagni di bevute di Scrooge, il Natale è ormai alle porte e siete destinati a essere travolti dalla frenesia delle luci, degli addobbi e dei regali.
Tra le migliori abitudini che si possano coltivare durante le feste, annovero regalare libri: che siano grandi classici oppure ultime uscite, manuali di cucina oppure saggi filosofici, ciò che conta è donare qualcosa che raggiunga le corde dell’anima di chi scarterà quel pacchetto.
Districarsi tra nuove uscite, classifiche e consigli di lettura non è facile ma proverò a fare ordine, con un personalissimo elenco dei libri che hanno segnato (piacevolmente) il 2016.

1)“Coraggio!” di Gabriele Romagnoli

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Edito da Feltrinelli, è un vero e proprio inno alla vita. Attraverso brevi racconti, incentrati su uomini e donne straordinari, l’autore guida il lettore alla scoperta del potere che coraggio, che “non è un’idea ma un atto. Supera la prova dei fatti”. Da Antonio Sacco al generale Della Rovere, dal calciatore Èric Abidal, che ha sconfitto un tumore al fegato per poter giocare la finale di Champions League, ai coniugi Hubbard, passeggeri del transatlantico Lusitania affondato nel 1915. Questo libricino, di sole 106 pagine, è indirizzato a chi non pensa di potercela fare e a chi fa ogni giorno il proprio dovere, guidato dall’istinto, perché “l’eroe è chi fa il proprio dovere”.

2)“Le otto montagne” di Paolo Cognetti

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È un romanzo che coniuga sapientemente fisicità e spiritualità, dal taglio moderno, in cui l’autore disegna con delicatezza e sensibilità orizzonti sconfinati, aperti agli imprevisti e alle possibilità. Cognetti sembra seguire i suoi personaggi, limitandosi ad aggiustare la rotta: ci troviamo davanti a un’opera senza tempo, di empatia con la montagna e con le sue presenze rarefatte, che arriva al cospetto di un’amicizia costruita sul silenzio, sulla distanza, persino sulla solitudine. L’esistenza, così semplice e complessa, scevra di sovrastrutture, così simile ad un processo cosmico o storico, non è che un sentiero da percorrere, del quale accontentarsi quasi, liberandosi dei sensi di colpa e delle aspettative.

3)“Cristina d’ingiusta bellezza” di Nicola H. Cosentino

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Rubbettino editore ci ha regalato, la scorsa primavera, un esordio che la dice lunga su un autore così giovane. “Cristina d’ingiusta bellezza” è un noir, un romanzo psicologico, un’opera basata sull’assenza: tanto basterebbe ad invogliare il lettore all’acquisto. Sulla copertina, spicca l’olio su tela “Ila e le ninfe”, di John William Waterhouse, conservato nella Ciry Art Gallery di Manchester: il contrasto tra il candore della pelle delle ninfe e un lago dai colori scuri richiama il lago in cui verrà ritrovata l’auto di Cristina Petraglia, scomparsa senza lasciare nessuna traccia. Un’opera di verità e straordinario equilibrio tra la bellezza e l’orrore, i silenzi e le dicerie, con il coraggio di scavare a fondo nell’animo umano e fronteggiarne l’oblio e il sublime.

4)“Le ragazze” di Emma Cline

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Struggente e meraviglioso, quello di Emma Cline è un libro che stupisce e zittisce ogni scetticismo dovuto al successo che lo accompagna. Evie, protagonista del romanzo, è un’adolescente che, come tante, aspetta solo che un’occasione la travolga e le sconvolga la vita. Ed ecco allora le ragazze, così simili a squali che tagliano l’acqua. E Russell, capo oscuro e carismatico di una comune. Le vicende raccontate traggono ispirazione dalla figura di Charlie Manson ma Emma Cline fa molto di più: supera il noir stesso e mette a nudo il sé femminile, il mondo degli adolescenti, la controcultura dell’estate di Woodstock. Ondate di luce si alternano alle ombre del disorientamento e della tragedia, rendendo imperdibile questo romanzo.

5)“L’amore è eterno finché non risponde” di Ester Viola

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Un po’ Olivia Pope, un po’ Bridget Jones, Olivia Marni –  protagonista del romanzo di Ester Viola – è un avvocato divorzista che ha già capito che l’unico amore eterno è quello non corrisposto. È stata lasciata da Dario ma, finché lui continuerà a scriverle su Whatsapp, lei sarà convinta che manchi poco alla riconciliazione. Dopotutto, «lasciarsi non è mai quando ci si lascia: è una cosa che succede quando non puoi piú negare che il tuo ex si è innamorato di un’altra». Ed è quello che succederà e che Olivia scoprirà dal divano di casa, tramite Facebook e Instagram.

Con una penna acuta, spietata, divertente, Ester Viola mette a nudo le debolezze dei Lasciati e la pretesa di potere dei Lascianti. Con eleganza e disillusione, l’autrice porta il lettore a ridere delle sciagure sentimentali più comuni: l’ex cretino, il vicino di casa perfetto ma noioso, l’amore palliativo ma sbagliato. E, soprattutto, ci ricorda che “un addio non è poi così terribile, dipende da chi prende l’iniziativa”.