#MontagCapitolo 2 (ovvero, dei Nuovi Classici) – Chbosky

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#Montag
Rubrica dedicata alla lettura. Con la speranza di farvi conoscere qualcosa di nuovo o di ritrovare qualcosa di dimenticato. O rileggere, perché no, un buon usato garantito.


The perks of being a wallflower, Stephen Chbosky

Di Lidia Giudice

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Non sapevo che la gente facesse riflessioni su di me. Non sapevo di essere osservato. “

Vi è mai capitato di andare ad una festa e di sentirvi completamente inadeguati, fuori posto, soli? Di sognare di essere altrove. ..ma non sapere dove si trova questo ” altrove “? Vi è mai capitato di essere a 2 metri  dalla persona che vi piace e sentirvi a 2 km di distanza? Vi è mai capitato di sentirvi un ragazzo da parete?

Il libro di questo mese non poteva non essere “The perks of being a wallflower” meglio conosciuto, dopo la trasposizione cinematografica, con il nome di Noi siamo infinito. Lo scrittore, nonché regista del film, è Stephen Chbosky. Già il titolo ti conquista. Raffigura perfettamente quel pendolo di emozioni contrastanti che è l’adolescenza. Oscilliamo tra l’essere trasparenti al sentirci infiniti. E Chbosky riesce a ritrarre questo microcosmo di emozioni che è l’adolescenza,  maledetta più volte e apprezzata quando diventa un ricordo.

Protagonista è Charlie. Solo e spaventato, Charlie inizia quella grande sfida che è il liceo. Lo senti che non sei più un bambino, ma non sei ancora in grado di capire il mondo degli adulti, hai bisogno di una mano,  non per essere guidato, ma per affrontare quella sfida insieme.  Charlie non ha amici e decide di confidarsi,  attraverso delle lettere,  con un ragazzo anonimo. Non vuole farsi riconoscere, non vuole consigli, ha solo bisogno di qualcuno con cui sfogarsi e qualcuno che ricordi. Si fida di questo amico anonimo e racconta la sua vita. Conosce Sam libera dai pregiudizi, ma intimorita dal futuro e Patrick folle e innamorato di un altro ragazzo. Grazie a loro impara a divertirsi, conosce le allucinazioni della droga, la confusione dell’alcool .Impara a ballare alle feste, a difendere un amico, si innamora. È impossibile non sorridere pensando a questo ragazzo intelligente e ingenuo, timido e privo di esperienza, buono e leale più per il prossimo che per sé stesso. È una storia di iniziazione alla vita vera e propria, si parla di amore, di amicizia, omosessualità, di molestie, di partenze ma tutto con gran tatto. ” Ragazzo da parete ” è un inno alla vita, è un grido contro la solitudine, è uno schiaffo al dolore. Non ti lascia l’amaro in bocca, ti da speranza, ti fa riflettere. Capisci che nascondersi dietro una maschera, dietro un’ombra non ti porterà a nulla, perché prima o poi i demoni che ti porti dentro troveranno la via d’uscita. Alle volte ti senti solo, un puntino in un grande cielo, pezzi di un puzzle senza una precisa figura. Nel momento in cui si sente perso, però, Charlie incontra Sam e Patrick e comprende il valore degli amici e che unendo tutti questi puntini si può formare una costellazione. La vita è un gioco di equilibri, ti toglie e ti da, l’importante è affrontarla a testa alta.

“Non puoi startene seduto li, e mettere la vita degli altri davanti alla tua, e pensare che questo possa essere considerato un gesto d’amore. Non puoi. Devi agire. “