Esempio di fototipi

Abbronzarsi senza scottarsi, ecco come

Di Zara Dugaria

L’estate è alle porte e in molti già desiderano mare, sole e relax, con il pallino dell’abbronzatura. Così ci si espone al sole per ore senza munirsi di creme protettive, con la convinzione che “mal che vada ci si arrossa giusto un po’”.

È vero che il sole ha numerosi effetti benefici, tra cui un’azione antidepressiva, grazie alla sintesi di melanina e vitamina D, coniugata a un’azione antibatterica e terapeutica tramite la riduzione della pressione sanguigna. Tuttavia, esporsi senza protezione e nelle ore più calde della giornata può causare numerose conseguenze indesiderate e gravi come eritemi, desquamazione, acantosi (aumento dello spessore dell’epidermide) e pigmentazione, che può essere immediata da raggi UVA o abbronzatura, che consiste nello stimolo della sintesi di melanina da parte dei raggi UVB. Gli effetti cronici, invece, sono più gravi e possono provocare photoaging e melanomi, i tumori della pelle.

Per questo occorre munirsi di prodotti adeguati per prevenire simili conseguenze. Ma anche qui bisogna far chiarezza e scegliere una crema solare in base a due caratteristiche: il fototipo e il fattore di protezione SPF. In dermatologia, il fototipo di una persona è determinato dalla qualità e dalla quantità di melanina presente in condizioni basali nella pelle e ci dice sia quali sono le reazioni della pelle esposta alle radiazioni ultraviolette, sia il livello di abbronzatura che è possibile raggiungere. I fototipi vengono classificati da 1 a 6 in base al colore costituente della pelle; la maggior parte della popolazione italiana possiede un fototipo 3, cioè una pelle che può incorrere in scottature moderate, ma anche abbronzarsi in modo uniforme.

Il fattore di protezione solare, cioè il grado di protezione fornito dal prodotto, si può dividere in tre fasce riportate sulle etichette delle confezioni: bassa 6-10, media 15-25, alta 30-50+. A tal proposito è importante sapere che un prodotto solare, nelle reali condizioni di utilizzo, protegge il trenta per cento in meno rispetto al valore indicato in etichetta. Occorre quindi fare attenzione al momento dell’acquisto: è sempre meglio optare per un valore di SPF più alto rispetto a quello che si desidera ottenere. Oltre ai classici prodotti solari, importanti sono anche le creme doposole, che dovrebbero essere usate anche in assenza di scottature e la cui funzionalità consiste in idratazione ed eventuale effetto rinfrescante.

Riassumendo, quando ci approcciamo all’acquisto di un prodotto solare, bisogna tenere conto dei seguenti parametri: fototipo di appartenenza, assenza di parabeni, presenza di filtri di ultima generazione (Tinosorb, Eusolex) ed in concentrazione elevata, lunga durata sulla pelle e resistenza all’acqua. Ormai in commercio ci sono le formulazioni più disparate, dalle emulsioni alle acque solari profumate. Trovate la vostra e correte in spiaggia.